The Rubaiyat - Mournful Congregation

«Earth could not answer

Nor the seas that mourn

And the thoughtful soul

To solitude return»

«Up from earth’s centre through the seventh gate

I rose, and on the throne of Saturn sate

And many knots unravel’d by the road

But not the knot of human death and fate»

«With Earth’s first clay They did the Last Man’s knead

And then of the Last Harvest sow’d the Seed:

Yea, the first Morning of Creation wrote

What the Last Dawn of Reckoning shall read»

With a new dawn, comes a new birth

From the first utterance to the final murmur

A day is slain, and a new dawn birthed

In night’s black majesty, is the new-born lain

The joy of one day, is the sorrow of the next

Arriving at the pain of the future past

Bringing to dust all mortal pride

Pitying the very lot of kings

We recall all despair borne of the last

A reflection of man’s pain so vast

«La Terra non poteva rispondere

Né i mari che piangono

E l'anima pensierosa

Al ritorno alla solitudine»

«Su dal centro della terra attraverso la settima porta

Mi sono alzato, e sul trono di Saturno mi sono seduto

E molti nodi si sono sbrogliati lungo la strada

Ma non il nodo della morte umana e del destino»

«Con la prima argilla della Terra fecero l'impasto dell'Ultimo Uomo

E poi dell'Ultimo Raccolto seminò il Seme:

Sì, ha scritto il primo Mattino della creazione

Cosa leggerà l'ultima alba della resa dei conti»

Con una nuova alba, arriva una nuova nascita

Dalla prima espressione al mormorio finale

Un giorno è ucciso e una nuova alba è nata

Nella nera maestà della notte, è il neonato sdraiato

La gioia di un giorno è il dolore del prossimo

Arrivare al dolore del passato futuro

Riducendo in polvere tutto l'orgoglio mortale

Compiere il gran numero di re

Ricordiamo tutta la disperazione causata dall'ultimo

Un riflesso del dolore dell'uomo così vasto