Act III: Wither - MyChildren MyBride

The world was ours

But now its mine

I reached out and then she replied

Going against heart

I’ll satisfy my mind

Inner man

I am fine

Reliving that night over and over inside

I am fine…

You were never supposed to die

I’m alright…

Familiar spirits I know their face

I know them well

She’s in heaven

And I’m the one stuck in this hell

Familiar spirits I know their face

I know them well

She’s in heaven

And I’m the one stuck living this hell

Now only two tired eyes fixed on those fingertips

It’s still daylight out

And theres no candles lit

«Come back,» I ask it out loud

The wood it tilts and shifts

Is what it spells out

The face you wear is not your own

The piece started shifting

This time with fingers missing

Letter by letter

The wood sliding and hissing…

And it began to spell out…

«W.HO.

A.R.E.

Y.O.U.?»

And just like that

When eyes were wide

I am not alright

This was not the girl

That left me behind

I am not alright

Il mondo era nostro

Ma ora è mio

Ho contattato e poi lei ha risposto

Andando contro il cuore

Soddisferò la mia mente

Uomo interiore

Sto bene

Rivivere quella notte più e più volte dentro

Sto bene…

Non dovevi mai morire

Sto bene…

Spiriti familiari, conosco il loro volto

Li conosco bene

È in paradiso

E io sono quello bloccato in questo inferno

Spiriti familiari, conosco il loro volto

Li conosco bene

È in paradiso

E io sono quello bloccato a vivere questo inferno

Ora solo due occhi stanchi fissi su quei polpastrelli

È ancora la luce del giorno

E non ci sono candele accese

«Torna», gli chiedo ad alta voce

Il legno si inclina e si sposta

È ciò che spiega

Il viso che indossi non è il tuo

Il pezzo ha iniziato a spostarsi

Questa volta con le dita mancanti

Lettera per lettera

Il legno che scivola e sibila...

E cominciò a spiegarsi...

"OMS.

SONO.

VOI.?"

E proprio così

Quando gli occhi erano sbarrati

Non sto bene

Questa non era la ragazza

Questo mi ha lasciato indietro

Non sto bene