Sonia - Nada

E' arrivata su un treno al mattino presto\ns'è nascosta le braccia con un pretesto\nsi è affacciata da un tubo delle scale\nha gridato a tutti «meno male»\nSonia\nHa sentito freddo, tanto freddo\nHa capito che non è il cappotto\nche può scaldare questo gelo\ne non c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\nNon ti guarda dritto dentro agli occhi\ne ti chiede scusa se la tocchi\nè un dolore che non ha più carezza\nuna storia d’amore alla rovescia\nSonia\nE' una mano che non chiede aiuto\nin una notte che non hai mai visto\nè un uccello nero dentro al buio\ne non c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\nHa girato\nha rubato\nha mangiato\nha dormito\nha vegliato a una vecchia\nsi è fatta di sasso\nha cercato di stare davanti al mare\nha fissato una stella senza più parlare\nSonia\nNon ha mai pensato la mossa giusta\nè potente come una tempesta\nsi è lanciata dalla finestra\ne non c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\ne non c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\nnon c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\nnon c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè\nnon c'è niente che\nla fa piangere perché\nle sue lacrime scendono da sè