Ajenidad - Punto Omega

Como a través de un cristal

Empañado y deformante

Percibo la realidad

De este espacio circundante

A las personas que pasan

Como autómatas las veo

Con rígidos movimientos

En un juego de video

Un retablo con muñecos

Que dejó un titiritero

Hologramas desteñidos

Incorpóreos, extranjeros

Los colores son opacos

Como espejismos sombreados

Los árboles de cartón

Y el cielo recién pintado

Cada objeto se repite

En una serie infinita

Todo simétrico y turbio

Como una burla maldita

Los espectros merodean

Mecánicos, fantasmales

Desvaídos y alejados

De los mundos terrenales

La percepción disminuye

Como un sueño borroneado

¿Seré yo el observador

O existiré dibujado?

Me sobrecoge el temor

Y se estremece mi mente

¿Estoy vivo y ellos no

O soy un muerto viviente?

Come attraverso un bicchiere

offuscato e deturpante

Percepisco la realtà

Di questo spazio circostante

Alle persone che passano

Li vedo come automi

Con movimenti rigidi

In un videogioco

Una pala d'altare con bambole

Lasciato da un burattinaio

ologrammi sbiaditi

Incorporeo, straniero

i colori sono spenti

Come miraggi in ombra

Gli alberi di cartone

E il cielo appena dipinto

Ogni oggetto si ripete

In una serie infinita

Tutto simmetrico e nuvoloso

Come una fottuta presa in giro

Gli spettri si aggirano

meccanico, spettrale

sbiadito e lontano

dei mondi terreni

la percezione diminuisce

come un sogno sfocato

Sarò io l'osservatore?

O esisterò disegnato?

la paura mi travolge

E la mia mente trema

Io sono vivo e loro no

O sono io il morto vivente?