Dijo de mí - Raphael
С переводом

Dijo de mí - Raphael

  • Альбом: De vuelta

  • Год: 2017
  • Язык: spagnolo
  • Длительность: 4:51

Di seguito il testo della canzone Dijo de mí , artista - Raphael con traduzione

Testo " Dijo de mí "

Testo originale con traduzione

Dijo de mí

Raphael

Оригинальный текст

Dijo de mí que entibió mi lecho

Helado de ausencia, vacante y maltrecho

Dijo de mí que no dije nada

Cuando en un impulso me instaló en su alma

Pero nunca dijo que buscaba amparo

Cuando derrumbada por un desengaño

Encontró refugio en mis pobres brazos

Y empapó mi pecho con su largo llanto

Pero nunca dijo que llegó penando

Que mis orfandades se fueron poblando

De ilusiones nuevas y de un nuevo canto

Que desvanecieron antiguos quebrantos

Dijo de mí que no la miraba

Como si ella fuera poco más que nada

Dijo de mí que era inconsecuente

Parco y taciturno cruel e indiferente

Pero nunca dijo que invadió mi casa

Profanando cosas que me son amadas

Mis queridos libros y entre mis marañas

Liberando historias que me son amargas

Por airearlo todo abrió las ventanas

Y dejó que huyeran dos o tres infamias

Que mis soledades tenían guardadas

Donde nunca nadie pudiera encontrarlas

Dijo de mí que la malquería

Sin tener en cuenta lo que yo sentía

Nunca creí que me abandonara

Como se abandona lo que no se ama

Cuando abrió la puerta me quedé pasmado

Como sin conciencia descorazonado

La miré a los ojos casi suplicando

Y a pesar de todo no tendí mis brazos

Se alejó en silencio y en aquel espacio

Me quedé tan solo como un solitario

Con el alma rota en cien mil pedazos

Me miré al espejo y me vi llorando

Перевод песни

Ha detto di me che ha riscaldato il mio letto

Gelato d'assenza, vuoto e pastellato

Ha detto di me che non ho detto niente

Quando d'impulso mi ha installato nella sua anima

Ma non ha mai detto che stava cercando un rifugio

Quando crollato da una delusione

trovai rifugio nelle mie povere braccia

E mi ha inzuppato il petto con il suo lungo grido

Ma non ha mai detto di essere arrivato sofferente

Che i miei orfanotrofi fossero popolati

Di nuove illusioni e di una nuova canzone

Quella vecchia frattura svanì

Ha detto di me che non la guardavo

Come se fosse poco più di niente

Disse di me che ero incoerente

Parsimonioso e taciturno crudele e indifferente

Ma non ha mai detto di aver invaso la mia casa

Dissacrare le cose che mi sono care

Miei cari libri e tra i miei grovigli

Rilasciare storie che sono amare per me

Per mandare in onda tutto, aprì le finestre

E che due o tre infamie fuggano

Che le mie solitudini avevano salvato

Dove nessuno potrebbe mai trovarli

Disse di me che la desiderava tanto

Senza tener conto di quello che ho provato

Non avrei mai pensato che mi avrebbe lasciato

Come abbandonare ciò che non si ama

Quando ha aperto la porta sono rimasto sbalordito

Come senza coscienza scoraggiato

La guardai negli occhi quasi implorante

E nonostante tutto non ho allungato le braccia

Si allontanò in silenzio e in quello spazio

Sono rimasto solo come un solitario

Con l'anima spezzata in centomila pezzi

Mi sono guardata allo specchio e mi sono vista piangere

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