Cactus In A Coffee Can - Reba McEntire

She had the window and I had the aisle

She looked 25, but she was shaking like a child when we took off

I looked over and clutched in her hand

There was a cactus in a coffee can

She was holding that thing like it was all that she had

She smiled at me, but I could tell she was sad

Somewhere over Denver, I asked her her name

She said «Elena,» and told me she came from Santa Fe

She ordered a drink and a wall came down

She started talking and pain poured out

She told me a story I’ll never forget

She had me in tears when she looked at me and said

«My mama’s first love was crack

She made her living lying on her back

And she gave me away on the day that I was born»

She said, «The last ten years I spent tracking her down

It don’t seem fair that when I finally found her she was almost gone

We had two weeks together to laugh and to cry

Two weeks to say hello and goodbye

She gave me this cactus, said, 'It's kinda like me

It’ll hurt you to hold it, but it blooms every spring'»

She said, «I'm on my way back to New Mexico

Was gonna scatter these ashes where the desert winds blow

But I came up with a better plan

I’m gonna keep 'em in the bottom of this coffee can»

«My mama was a tortured soul

I still love her even though

Oh, she gave me away on the day I was born»

The plane touched down and we both got off

I took her hand and said, «I'm sorry for your loss»

She said, «Thanks for listening, and for being here

I’ve been wantin' to talk about for so many years»

Now I’ll probably never see Elena again

We met as strangers and parted as friends

As we waved goodbye, I was sure of one thing

There’ll be a flower on that cactus come next spring

Lei aveva la finestra e io il corridoio

Sembrava 25, ma tremava come una bambina quando siamo decollati

Ho guardato oltre e l'ho tenuta in mano

C'era un cactus in una lattina di caffè

Teneva quella cosa come se fosse tutto ciò che aveva

Mi sorrise, ma potrei dire che era triste

Da qualche parte sopra Denver, le ho chiesto il suo nome

Ha detto "Elena" e mi ha detto che veniva da Santa Fe

Ha ordinato da bere e un muro è caduto

Ha iniziato a parlare e il dolore è uscito fuori

Mi ha raccontato una storia che non dimenticherò mai

Mi ha fatto piangere quando mi ha guardato e ha detto

«Il primo amore di mia mamma è stato il crack

Si guadagnava da vivere sdraiata sulla schiena

E mi ha dato via il giorno in cui sono nato»

Ha detto: «Gli ultimi dieci anni che ho passato a rintracciarla

Non mi sembra giusto che quando finalmente l'ho trovata fosse quasi scomparsa

Abbiamo due settimane insieme per ridere e piangere

Due settimane per salutarti e salutarti

Mi ha dato questo cactus, ha detto: "È un po' come me

Ti farà male tenerlo, ma fiorisce ogni primavera'»

Ha detto: «Sto tornando nel New Mexico

Stavo per spargere queste ceneri dove soffiano i venti del deserto

Ma ho inventato un piano migliore

Li terrò nel fondo di questa lattina di caffè»

«Mia mamma era un'anima torturata

La amo ancora, anche se

Oh, mi ha tradito il giorno in cui sono nato»

L'aereo è atterrato e siamo scesi entrambi

Le presi la mano e le dissi: «Mi dispiace per la tua perdita»

Disse: «Grazie per l'ascolto e per essere qui

Volevo parlarne da tanti anni»

Ora probabilmente non rivedrò mai più Elena

Ci siamo incontrati come estranei e ci siamo lasciati come amici

Mentre ci salutavamo, ero sicuro di una cosa

Ci sarà un fiore su quel cactus la prossima primavera