Tomorrow Night In Baltimore - Roger Miller

Her head rolls back and forth

Against the billows of her long black shiny hair

As she contemplates the ecstasy

Of some other love that now she wished was there

If she could only realise that the love I have could beckon her command

Instead of laughing endlessly and pushing back advances with her hands

Every night I see her leaves a nightmare of illusions when she’s gone

And it leaves a longing feeling in a man with a pain that lingers on

The gaudy goodbye can’t replace the girlish giggle of her sweet hello

But tonight I’ve made my crumbled mind up that I’ll never ever let her go

Too many nights I’ve watched her tease by shifting all her weight from hip to

hip

And with her hands brush back the falling strands that cover up her satin lips

She struts upon the stage and her fallen victims are calling out for more

But she leaves them stranded helplessly and exits to her dressing room door

Tonight I’m gonna take her, I’ve infiltrated past the guarded door

But she just hurries by me carrying all those scanty costumes that she wore

And she asks a sawed off cigar smoking cat if he would open up the door

Then she told him to load the baggage because they open tomorrow night in

Baltimore

God' if I have to crawl, I’m gonna be there tomorrow night in Baltimore

La sua testa rotola avanti e indietro

Contro le onde dei suoi lunghi capelli neri e lucenti

Mentre contempla l'estasi

Di qualche altro amore che ora desiderava essere lì

Se solo potesse rendersi conto che l'amore che ho potrebbe richiamare il suo comando

Invece di ridere all'infinito e respingere le avances con le mani

Ogni notte la vedo lascia un incubo di illusioni quando se ne va

E lascia una sensazione di desiderio in un uomo con un dolore che persiste

L'addio sgargiante non può sostituire la risatina da ragazza del suo dolce saluto

Ma stasera ho deciso che non la lascerò mai andare

Troppe notti l'ho vista prendere in giro spostando tutto il suo peso dall'anca a

anca

E con le sue mani spazzola indietro i fili che cadono che coprono le sue labbra satinate

Si pavoneggia sul palco e le sue vittime cadute chiedono di più

Ma lei li lascia bloccati impotenti ed esce alla porta del suo camerino

Stanotte la prenderò, mi sono infiltrato oltre la porta sorvegliata

Ma lei si precipita da me portando tutti quei costumi scarsi che indossava

E chiede a un gatto che fuma un sigaro segato se vuole aprire la porta

Poi gli ha detto di caricare i bagagli perché apriranno domani sera

Baltimora

Dio' se devo strisciare, sarò lì domani sera a Baltimora