
Di seguito il testo della canzone The End , artista - Ryan Adams, The Cardinals con traduzione
Testo originale con traduzione
Ryan Adams, The Cardinals
I don’t know the sound of my father’s voice
I don’t even know how he says my name
But it plays out like a song on a jukebox in a bar
In the back of my head till it’s weary and mushy
And in the cotton fields out by the house where I was born
The leaves burn like effigies of my kin
The trains run like snakes through Penacostal pine
Filled up with cotton and fine slow gin
Oh Jacksonville, how you burn in my soul
How you hold all my dreams captive
Jacksonville, how you play with my mind
Oh my heart goes back, suffocating on the pines
In Jacksonville
The End, The End, The End
All the cars are lined up on a Saturday night
With the sky full of nothing but moon
And I lose my reflection in the bottles of wine
Till the morning comes down and I ain’t nothing but you
Now the diner in the morning for a plate of eggs
The waitress tries to give me change I say, «Nah, it’s cool.
Just keep it»
I read up my news, I start thinking about her
And I wonder if anybody here besides me has got any decent secrets
Oh Jacksonville, how you burn in my soul
How you hold all my dreams captive
Jackson-hell, how you play with my mind
Oh my heart goes back, suffocating on the pines
In Jacksonville
The End, The End, The End
Non conosco il suono della voce di mio padre
Non so nemmeno come dice il mio nome
Ma suona come una canzone su un jukebox in un bar
Nella parte posteriore della mia testa finché non è stanco e molle
E nei campi di cotone fuori dalla casa dove sono nato
Le foglie bruciano come le effigi dei miei parenti
I treni corrono come serpenti attraverso il pino di Penacostal
Riempito con cotone e fine gin lento
Oh Jacksonville, come bruci nella mia anima
Come tieni prigionieri tutti i miei sogni
Jacksonville, come giochi con la mia mente
Oh il mio cuore torna indietro, soffocando sui pini
A Jacksonville
La fine, la fine, la fine
Tutte le auto sono allineate il sabato sera
Con il cielo pieno di nient'altro che di luna
E perdo il mio riflesso nelle bottiglie di vino
Finché non scende la mattina e io non sono altro che te
Ora la cena al mattino per un piatto di uova
La cameriera cerca di darmi il resto e dico: «No, va bene.
Tienilo»
Leggo le mie notizie, inizio a pensare a lei
E mi chiedo se qualcuno qui oltre a me abbia dei segreti decenti
Oh Jacksonville, come bruci nella mia anima
Come tieni prigionieri tutti i miei sogni
Jackson, diavolo, come giochi con la mia mente
Oh il mio cuore torna indietro, soffocando sui pini
A Jacksonville
La fine, la fine, la fine
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