
Di seguito il testo della canzone Cunas de Ortigas , artista - Saratoga, Paco Ventura con traduzione
Testo originale con traduzione
Saratoga, Paco Ventura
Son pesadillas vivientes
Mastican desesperación
Soportan brasas en sus vientres
Y acero en su corazón
Abandonados a su suerte
Por nuestra civilización
Y condenados a muerte
Sin conocer el biberón
Yo siempre he dormido
En lechos de ortigas
Viajando al abismo de la incomprensión
Hasta que un «Te Quiero» curó mis heridas
Y ahora en mi invierno también brilla el sol
Si quieres oir los quejidos
De los que besan el terror
Mira los ojos de niños
Que arañan tu televisión
Ellos siempre duermen en cunas de ortigas
Reos del olvido y la marginación
Hasta que un «Te Quiero» rompe sus semillas
Y ahora en su invierno también brilla el sol
Si quieres oir los quejidos
De los que besan el terror
Mira los ojos de niños
Que arañan tu televisión
(Letra: T. Martínez)
(Música: M. Frutos)
Sono incubi viventi
Masticano disperazione
Portano braci nel ventre
E l'acciaio nel suo cuore
Lasciati al loro destino
per la nostra civiltà
e condannato a morte
Senza conoscere la bottiglia
Ho sempre dormito
In letti di ortiche
In viaggio verso l'abisso dell'incomprensione
Finché un "ti amo" non ha guarito le mie ferite
E ora nel mio inverno splende anche il sole
Se vuoi sentire i gemiti
Di quelli che baciano il terrore
guarda gli occhi dei bambini
Che graffiano la tua televisione
Dormono sempre in culle di ortiche
Prigionieri dell'oblio e dell'emarginazione
Fino a quando un "ti amo" non rompe i suoi semi
E ora nel suo inverno splende anche il sole
Se vuoi sentire i gemiti
Di quelli che baciano il terrore
guarda gli occhi dei bambini
Che graffiano la tua televisione
(Testo: T. Martínez)
(Musica: M. Frutta)
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