Coupable - Shurik'n

Juge: Accusé levez-vous je vous prie.

Déclinez votre nom

Shurik’n: Shurik’n

Juge: Le jurez-vous de dire la vérité, toute la vérité et rien qu’la vérité,

levez la main droite et dites «je l’jure»

Shurik’n: Je l’jure

Juge: Asseyez-vous.

Dites-moi ce qui s’est passé

J’avoue, au mic j’ai troué des culs, mis des mecs à la rue

Sans fioriture, craché du cru pour quelques écus

Moi même j’l’aurais pas cru si on m’l’avais dit

Mais Destin décide et j’crois qu’ce jour là c'était moi la cible

Et p’t-être aussi que j’ai trop parlé, distillé trop d’idées

Quand les choix se sont présentés j’ai jamais hésité

Oui le poing j’ai levé dans pas mal de cités

Aux quatre coins de l’Hexagone mon nom reste cité

Oui j’avoue je suis noir, mon crime, mon handicap

Pour faire ce constat y’a pas besoin d’arpenter les ruelles du Cap

Et en plus j’en suis fier, fièrement je vous l’avoue

Parce que trop d’cons prennent la parole et pas assez de coups

Vos lois je m’en méfie, le troupeau je l’ai fuis

Je crois pas en vos principes, je vois à quoi ça nous réduit

Si penser est un crime alors je l’ai commis

Coupable, oui, car je suis de ceux qui refusent de suivre

Avocat: Les jurés, je vous demande de regarder mon client et de vous

interroger.

Quand bien même il serait coupable, quelle justice y aurait-il à le

condamner?

Juge: Pas de questions, vous pouvez vous retirer.

L’audience est suspendue

Jugé à la parole, jugé au moindre coup d'œil

Et tout ce poids sur la balance souvent juste à cause d’une couleur,

d’une classe sociale ou d’une croyance

D’une case à l’autre, tout change

On écrase, on classe, on passe à l’autre, on cadenasse nos chances

J’avoue au mic j’ai fait des ravages dans pleins de paysages

Éclairant des visages et portant partout le message

J’ai regonflé l’moral d’un million de personnes

Et j’en veux pour témoin tout cet amour qu’on me donne

Oui je l’avoue, j’crois toujours en l’homme

Malgré toutes vos magouilles, malgré vos trahisons

Tout ces mensonges et toutes ces douilles

Votre soif de pouvoir, vos cadavres et vos placards

Vos ardoises magiques, j’pense qu’au final c’est en nous qu’je crois

Des rêves j’en ai fait, oui c’est vrai, j’ai aussi essayé

De les toucher du doigt, une fois j’y suis même arrivé

Mais mon horizon était si verrouillée, ma vie si prédéfinie

Fallait que j’me tire

Notez aussi, je hais les racistes autant qu’les extrémistes

Ils n’aspirent qu'à la haine et minent l’avenir de nos fils

Pas d’autre alternative, voué à la récidive

Vous pouvez m’foutre 10 piges mais j’dirai rien sur mes complices

Ils sont voir la Terre du même balcon que moi et

C’que je vois ça m'écœure alors j’l'écris à haute voix et

Si penser est un crime alors je l’ai commis

Coupable, oui, car je suis de ceux qui refusent de suivre

Juge: C’est sous la base de ces faits indiscutables que vous devez juger,

merci.

Monsieur le premier juré, avez-vous rendu un verdict?

Le premier juré: Oui votre honneur

Juge: Accusé levez-vous je vous prie.

Nous déclarons l’accusé coupable !

Jugé à la parole, jugé au moindre coup d'œil

Et tout ce poids sur la balance souvent juste à cause d’une couleur,

d’une classe sociale ou d’une croyance

D’une case à l’autre, tout change

On écrase, on classe, on passe à l’autre, on cadenasse nos chances

Giudice: Accusato, per favore, alzati.

Dichiara il tuo nome

Shurik'n: Shurik'n

Giudice: Giuri di dire la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità,

alza la mano destra e dì "lo giuro"

Shurik'n: Lo giuro

Giudice: Siediti.

Dimmi cosa è successo

Lo ammetto, al microfono ho bucato i culi, messo i ragazzi per strada

Senza fronzoli, sputare crudo per qualche corona

Io stesso non ci avrei creduto se qualcuno me lo avesse detto

Ma il destino decide e penso che quel giorno fossi io l'obiettivo

E forse anche che ho parlato troppo, distillato troppe idee

Quando sono arrivate le scelte non ho mai esitato

Sì, il pugno che ho alzato in alcune città

Ai quattro angoli della Francia, il mio nome resta citato

Sì, ammetto di essere nero, il mio crimine, la mia disabilità

Per fare questa osservazione non c'è bisogno di percorrere i vicoli del Capo

E poi ne sono orgoglioso, te lo confesso con orgoglio

Perché troppi idioti parlano e non abbastanza colpi

Diffido delle tue leggi, del gregge sono fuggito

Non credo nei tuoi principi, vedo a cosa ci riduce

Se pensare è un crimine, allora l'ho fatto

Colpevole, sì, perché sono uno di quelli che si rifiutano di seguirlo

Avvocato: Giurati, vi chiedo di guardare il mio cliente e

interrogare.

Anche se fosse colpevole, che giustizia ci sarebbe per lui?

dannazione?

Giudice: Nessuna domanda, puoi farti da parte.

L'udienza è aggiornata

Giudicato dalla parola, giudicato dal minimo sguardo

E tutto quel peso sulla bilancia spesso solo a causa di un colore,

di una classe sociale o di un credo

Da una scatola all'altra, tutto cambia

Distruggiamo, classifichiamo, andiamo avanti, blocchiamo le nostre possibilità

Confesso al microfono che ho devastato molti paesaggi

Illuminare i volti e portare il messaggio ovunque

Ho sollevato il morale di un milione di persone

E voglio testimoniare tutto questo amore che mi è stato dato

Sì lo ammetto, credo ancora nell'uomo

Nonostante tutti i tuoi imbrogli, nonostante i tuoi tradimenti

Tutte queste bugie e tutti questi gusci

La tua sete di potere, i tuoi cadaveri e i tuoi armadi

Le tue liste magiche, penso che alla fine sia in noi che credo

Sogni che ho fatto, sì è vero, ci ho provato anch'io

Per toccarli con il dito, una volta arrivato anche lì

Ma il mio orizzonte era così bloccato, la mia vita così predefinita

dovevo andarmene

Nota anche che odio i razzisti tanto quanto gli estremisti

Aspirano solo a odiare e minare il futuro dei nostri figli

Nessun'altra alternativa, condannata alla recidiva

Puoi darmi 10 anni ma non dirò nulla sui miei complici

Stanno vedendo la Terra dal mio stesso balcone e

Quello che vedo mi fa schifo, quindi lo scrivo ad alta voce e

Se pensare è un crimine, allora l'ho fatto

Colpevole, sì, perché sono uno di quelli che si rifiutano di seguirlo

Giudice: È sulla base di questi fatti indiscutibili che devi giudicare,

grazie.

Primo giurato, ha emesso un verdetto?

Il primo giurato: Sì, vostro onore

Giudice: Accusato, per favore, alzati.

Troviamo l'accusato colpevole!

Giudicato dalla parola, giudicato dal minimo sguardo

E tutto quel peso sulla bilancia spesso solo a causa di un colore,

di una classe sociale o di un credo

Da una scatola all'altra, tutto cambia

Distruggiamo, classifichiamo, andiamo avanti, blocchiamo le nostre possibilità