Spiritual Asphyxiation - Soijl

Abominable imagery floating above me

Visions of the dreadful never seen

My inner sanctum dies and grins in glee

I dearly refuse to follow maxims

therefore I’ve placed my body in isolation

Departed from all I’ve ever known

I cut the bond between nemesis and relation

A snowfall in this mental winterland

So hungry this blizzard must be

I cannot fathom that which covers me

A mental ledge on fire

A maze of barriers

Close to the outmost edge

stands my gallery of embarrassing characters

The stars are written in misery

as they so profoundly spell the word forlorn

They are my comfort and destiny

Pierced by reality my lifeline ripped and torn

My mental recluse and isolation

is whatever little hope that still remains

Spiritual fixed asphyxiation

A chokehold conjoined with inner chains

In my heart the summer has died

There will be no more vitality

I am the tundra, I am forever winter

I remember when there was a warmth

Mental meadows of mirth and innovation

but now my soul has shed it’s leaves

Utterly stripped of my dignity

left in spiritual asphyxiation

I slowly balance upon this ledge

as the dancing flames of devastation licks my soul

So close to falling, close to the edge

The perplexing sense of loosing self-control

As I go down into the unknown

there’s a multitude of characters I liberate

King and deceiver, thief and crone

they’re a part of me and what my psyche generate

Winter keeps calling, beckoning me

An ageless eternal, cold and dark December

Memories drying out from my corpus

Characters cling to death, yet still dares to remember

My vision’s fading with mind and time

In the end my body withers down and dies

A mental breakdown in polar clime

No more characters alive as I have lost all allies

The fire’s burning in every vein

as I write these memoirs in total desperation

Into remembrance, yet all in vain

as there’s no escape from spiritual asphyxiation

Immagini abominevoli che fluttuano sopra di me

Visioni del terribile mai viste

Il mio santuario interiore muore e sorride di gioia

Mi rifiuto ardentemente di seguire le massime

quindi ho messo il mio corpo in isolamento

Dipartito da tutto ciò che ho mai conosciuto

Ho tagliato il legame tra nemesi e relazione

Una nevicata in questa terra invernale mentale

Così affamata deve essere questa bufera di neve

Non riesco a capire cosa mi copre

Una sporgenza mentale in fiamme

Un labirinto di barriere

Vicino al bordo più esterno

spicca la mia galleria di personaggi imbarazzanti

Le stelle sono scritte in miseria

poiché scrivono in modo così profondo la parola sconsolato

Sono il mio conforto e il mio destino

Trafitto dalla realtà, la mia ancora di salvezza è strappata e lacerata

Il mio recluso mentale e l'isolamento

è qualunque piccola speranza che ancora rimane

Asfissia fissa spirituale

Un chokehold unito a catene interne

Nel mio cuore l'estate è morta

Non ci sarà più vitalità

Sono la tundra, sono per sempre l'inverno

Ricordo quando c'era un calore

Prati mentali di allegria e innovazione

ma ora la mia anima ha perso le sue foglie

Completamente privato della mia dignità

lasciato in asfissia spirituale

Mi equilibro lentamente su questa sporgenza

mentre le fiamme danzanti della devastazione leccano la mia anima

Così vicino alla caduta, vicino al bordo

La sconcertante sensazione di perdere l'autocontrollo

Mentre scendo nell'ignoto

c'è una moltitudine di personaggi che libero

Re e ingannatore, ladro e vecchia

sono una parte di me e ciò che la mia psiche genera

L'inverno continua a chiamarmi, a farmi cenno

Un dicembre eterno, freddo e buio senza tempo

I ricordi si stanno seccando dal mio corpus

I personaggi si aggrappano alla morte, eppure osano ancora ricordarsi

La mia visione sta svanendo con la mente e il tempo

Alla fine il mio corpo appassisce e muore

Un esaurimento mentale nel clima polare

Niente più personaggi in vita perché ho perso tutti gli alleati

Il fuoco brucia in ogni vena

mentre scrivo queste memorie in totale disperazione

In ricordo, eppure tutto invano

poiché non c'è via di scampo dall'asfissia spirituale