Preludium - Solander

There’s a black moon over the sky today, it’s crawling across the roof

It’s taking its hold on the trees and then dangling at the roots

Well in every town that it’s the waking hour, senses play the fool

So I stay awake waiting for your arrival, I’m howling at the moon

I let the rain you’ll play in the kitchen, when I leave for work

Then you won’t mistake the empty house that I left for ruin, or worse

I’ll get home at six, tired in the evening, to find there’s no-one there

So I stay awake, ponder her leaving, and the final words she said

«You got your head up in the clouds», she said

«Got your two feet above the ground», she said

And now I am waiting for her to come back, waiting for her to see

What she left inside of my hands

And there’s a black moon over the sky today, it’s crawling across the roof

It’s taking its hold on the trees and then dangling at the roots

And I see myself through a rainy filter where no-one is overexposed

And I look at myself through a different framerate where no-one dares to go

«You got your head up in the clouds», she said

«Got your two feet above the ground», she said

And now I am waiting for her to come back, waiting for her to see

What she left inside of my hands

C'è una luna nera nel cielo oggi, sta strisciando sul tetto

Sta prendendo la presa sugli alberi e poi penzola dalle radici

Bene, in ogni città che è l'ora della veglia, i sensi fanno lo stupido

Quindi sto sveglio aspettando il tuo arrivo, sto ululando alla luna

Lascio che la pioggia giochi in cucina, quando parto per lavoro

Allora non confonderai la casa vuota che ho lasciato per rovina, o peggio

Tornerò a casa alle sei, stanco la sera, per scoprire che non c'è nessuno

Quindi rimango sveglia, rifletto sulla sua partenza e sulle ultime parole che ha detto

«Hai la testa tra le nuvole», disse

«Hai due piedi da terra», disse

E ora sto aspettando che torni, aspettando che lei veda

Quello che ha lasciato nelle mie mani

E oggi c'è una luna nera nel cielo, che striscia sul tetto

Sta prendendo la presa sugli alberi e poi penzola dalle radici

E mi vedo attraverso un filtro piovoso in cui nessuno è sovraesposto

E mi guardo attraverso un framerate diverso dove nessuno osa andare

«Hai la testa tra le nuvole», disse

«Hai due piedi da terra», disse

E ora sto aspettando che torni, aspettando che lei veda

Quello che ha lasciato nelle mie mani