Rappelle-moi - Soldat Louis
С переводом

Rappelle-moi - Soldat Louis

  • Альбом: Itinéraires 1988-2006: Le meilleur de Soldat Louis

  • Anno di rilascio: 2006
  • Lingua: francese
  • Durata: 5:08

Di seguito il testo della canzone Rappelle-moi , artista - Soldat Louis con traduzione

Testo " Rappelle-moi "

Testo originale con traduzione

Rappelle-moi

Soldat Louis

Оригинальный текст

Quand il a proscrit la langue

L’autocrate parisien

Ignorait sans doute que la lande

Ne peut changer d’parfum

Si le vent fait parfois qu’elle tangue

Que rien ne la retient

Ils semblerait bien aussi qu’elle chante

Son éternel refrain

Une mélodie païenne et sacrée

Rebelle et indomptable

Qui nous rappelle par sa fierté

Qu’elle est inaliénable

Peut être pour nous faire retrouver

Les mots irrévocables

Les mots qui disaient la foi la peine

L’Amour la guerre parfois la haine

Rappelle moi

Qu’il y a comme un défi

Entre eux et moi

C’est loin d'être fini

Rappelle moi

Si un jour je faiblis

Qu’entre eux et moi

Une frontière s'établit

Histoire d’calmer l’indigène

L’conquistador français

Fait des droits d’l’homme un chant des sirènes

Pour qui résisterait

Le Cortez des temps modernes

N’est pas franchement inquiet

La colonie serait pathogène

Chez certain d’ses sujets

Mais comment faire passer sa colère

Aux siècles d’allègeances

On n’peut pas toujours croiser le Fer

Ecrire ses doléances

T'évites une centrale nucléaire

Tu sautes une redevance

Quand sur les côtes du Finistère

Le pétrole fait de la plaisance

Plutôt qu’de vivre sous le joug

D’subir ou d’se cacher

Comme d’autres l’on dit bien avant nous

Viens rejoindre notre armée

N’pas tenter les crocs des loups

Ici on a donné

Annexé puis tenir à genoux

En face c’est un métier

Et qu’une dernière fois on nous entende

Il n’y a plus rien à prendre

Que nos voix se mêlent à la lande

Ici y a des comptes à rendre

Le temps ne compte plus désormais

Avec un peu d’patience

Demain cette terre ne s’ra plus un jouet

Un club de vacances à Mickey

Перевод песни

Quando ha messo fuori legge la lingua

L'autocrate parigino

Probabilmente non sapeva che la brughiera

Non posso cambiare profumo

Se il vento a volte lo fa ondeggiare

Che niente la trattenga

Sembra anche che canti

Il suo eterno ritornello

Una melodia pagana e sacra

Ribelle e indomabile

Che ce lo ricorda con il suo orgoglio

che è inalienabile

Forse per farci trovare

parole irrevocabili

Le parole che dicevano dolore di fede

Amo la guerra a volte odio

Richiamami

C'è una sfida

Tra loro e me

È tutt'altro che finita

Richiamami

Se un giorno vacillerò

Quello tra loro e me

Viene stabilito un confine

Storia di calmare il nativo

Il conquistatore francese

Fai dei diritti umani un canto di sirene

Per chi resisterebbe

Il moderno Cortez

Non è davvero preoccupato

La colonia sarebbe patogena

In alcuni suoi soggetti

Ma come fai a superare la tua rabbia

A secoli di fedeltà

Non possiamo sempre incrociare le spade

Scrivi i tuoi reclami

Eviti una centrale nucleare

Stai saltando una commissione

Quando sulla costa del Finistère

L'olio fa piacere

Piuttosto che vivere sotto il giogo

Soffrire o nascondersi

Come altri hanno detto molto prima di noi

Unisciti al nostro esercito

Non tentare le zanne dei lupi

Qui abbiamo dato

Annesso poi inginocchiato

Al contrario è un lavoro

E un'ultima volta ci sentiamo

Non c'è più niente da prendere

Che le nostre voci si mescolino alla brughiera

Ecco i conti da rendere

Il tempo non conta più

Con un po' di pazienza

Domani questa terra non sarà più un giocattolo

Un Holiday Club a Topolino

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