An Allergy To Silver - The Banner

I’m begging you to kill, to free, to be, to be my angel, angel of mercy

Because I’ve tried and failed to fall upon my silver sword redemption

But it’s the nature of the beast to slay, the boney hand that reaps

I beg you now on bloody broken knee slay it while it sleeps

Each breath haunted by dreams of horrors committed by hands oddly familiar yet

twisted and curved

The mental imagery pours out upon the table like so much evidence,

like photos of a scene

Of memories I couldn’t burn from my mind with burning knives

Traces of crimson cross the door frame and my dirty jeans

But I simply can’t recall how I got home again or how I got back into bed

And I’m tasting iron, I should be tasting silver

I’ve run it through my mind, this isn’t suicide, this is self defense

So please remember me for the boy I used to be, for the smiles

For the miles we stalked back in Jersey

And she said «this song reads like your saying goodbye.»

And I’m saying goodbye

Scared to sleep perchance to dream, to wake sweaty and shaking from the screams

No more nights with their eyes.

No more nights

Ti prego di uccidere, di liberare, di essere, di essere il mio angelo, angelo della misericordia

Perché ho tentato senza riuscirci di cadere nella redenzione della mia spada d'argento

Ma è la natura della bestia da uccidere, la mano ossuta che miete

Ti prego ora con il ginocchio rotto insanguinato, uccidilo mentre dorme

Ogni respiro è ossessionato da sogni di orrori commessi da mani stranamente familiari ancora

contorto e curvo

L'immaginario mentale si riversa sul tavolo come tante prove,

come le foto di una scena

Di ricordi che non riuscivo a bruciare dalla mia mente con coltelli in fiamme

Tracce di cremisi attraversano lo stipite della porta e i miei jeans sporchi

Ma semplicemente non riesco a ricordare come sono tornato a casa o come sono tornato a letto

E sto assaggiando il ferro, dovrei assaggiare l'argento

L'ho eseguito nella mia mente, questo non è suicidio, questa è autodifesa

Quindi ricordati di me per il ragazzo che ero, per i sorrisi

Per le miglia che abbiamo percorso indietro in Jersey

E lei ha detto «questa canzone si legge come il tuo addio».

E ti sto dicendo addio

Paura di dormire forse per sognare, di svegliarsi sudati e tremanti dalle urla

Niente più notti con i loro occhi.

Niente più notti