Lizard Lady - The Residents

What’s a woman going to do but throw away her bread

Her feet are feeling funny as she lies beneath the bed

She reminisces of the pungent Adriatic Sea

And then she crawls and counts her cans and twitches like a flea

What she really likes to do is sit upon a pew

And make believe that time has stopped and motionless is new

Planes are stranded in the sky and drains are stopping, too

She alone is laughing under eyelids full of flu

She scurries, hurries, worries that the wicked will receive

Their candy from a handsome man and coffee from a thief

She gazes at a hourglass and asks it if it cares

And then she wonders if the lizard likes his lettuce rare

«Lizard, yes a lizard, little lizard of the sea

Conspicuously alcoholic, flicks his tongue at me

Release me, release me lizard, blizzard of the bee

Mushed inside a sock you still dare me to die

Dare me to die at home

Coating all my lungs with honey, sticky coating running runny

Feet of lizard fly and stop and fly and stop and fly

And flicker tongue is licking out to find me, feel me, hide!

Hide from the tongue

The tongue is coming!

Cruising!

Oozing!

Over land and under ashes, in the sunlight, see it flashes

Find a fly and eat his eye, but don’t believe in me

Don’t believe in me, don’t believe in me

Don’t believe in me, don’t believe in me

Don’t believe in me…»

Cosa può fare una donna se non buttare via il pane

I suoi piedi si sentono buffi mentre si sdraia sotto il letto

Ricorda il pungente mare Adriatico

E poi striscia e conta le sue lattine e si contorce come una pulce

Quello che le piace davvero fare è sedersi su una panca

E far credere che il tempo si sia fermato e che l'immobile sia nuovo

Gli aerei sono bloccati nel cielo e anche gli scarichi si stanno fermando

Lei sola sta ridendo sotto le palpebre piene di influenza

Si affretta, si affretta, si preoccupa che i malvagi riceveranno

Le loro caramelle da un bell'uomo e il caffè da un ladro

Guarda una clessidra e le chiede se le importa

E poi si chiede se alla lucertola piace la sua lattuga rara

«Lucertola, sì una lucertola, piccola lucertola del mare

Evidentemente alcolizzato, fa schioccare la lingua verso di me

Liberami, liberami lucertola, bufera di neve dell'ape

Schiacciato dentro un calzino, mi sfidi ancora a morire

Sfidami a morire a casa

Ricoprendo tutti i miei polmoni di miele, un rivestimento appiccicoso che cola

Piedi di lucertola volano e si fermano e volano e si fermano e volano

E la lingua tremolante si sta leccando per trovarmi, sentirmi, nascondermi!

Nasconditi dalla lingua

La lingua sta arrivando!

Crociera!

Che trasuda!

Sulla terraferma e sotto la cenere, alla luce del sole, guarda che lampeggia

Trova una mosca e mangia il suo occhio, ma non credere in me

Non credere in me, non credere in me

Non credere in me, non credere in me

Non credere in me...»