Di seguito il testo della canzone Lady Argyle , artista - The Stanfields con traduzione
Testo originale con traduzione
The Stanfields
The yoke of pride, so many times
Has fallen on the best of us
The yoke of pride, so many times
Has burdened us who dwell in charity
Why, you ask, not break the chains?
T’is hard enough contending with
The downward eyes of passer-bys
No hearth, no home, no love, no dignity
Lo, yet one more decry
From an infamous throne such as mine
Vile and stable
In a wondrous and slow decline
The rain still must fall
On a wanderer of such likeness.
Fortune is a beggars bane
Yet the stain blights us all
More so who thus deny it.
Fortune is a beggars bane
Now I’m a rogue in your eyes
But I once was a yeoman who shined
With a place at the table
With laymen and lords alike
Now I find myself in the mire
Of a world still unfolding itself
Vile and stable
In a wondrous and slow decline
Il giogo dell'orgoglio, così tante volte
È caduto sul meglio di noi
Il giogo dell'orgoglio, così tante volte
Ha gravato su noi che abitiamo nella carità
Perché, chiedi, non rompi le catene?
È già abbastanza difficile combattere
Gli occhi bassi dei passanti
Nessun focolare, nessuna casa, nessun amore, nessuna dignità
Ecco, ancora un'altra denuncia
Da un trono infame come il mio
Vile e stabile
In un meraviglioso e lento declino
La pioggia deve ancora cadere
In un vagabondo di tale somiglianza.
La fortuna è una rovina per i mendicanti
Eppure la macchia ci rovina tutti
A maggior ragione chi così lo negano.
La fortuna è una rovina per i mendicanti
Ora sono una canaglia ai tuoi occhi
Ma una volta ero un uomo che brillava
Con un posto a tavola
Con laici e signori allo stesso modo
Ora mi ritrovo nel fango
Di un mondo che si sta ancora svelando
Vile e stabile
In un meraviglioso e lento declino
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