At The Hundredth Meridian - The Tragically Hip, Don Smith

Me debunk an American myth?

And take my life in my hands?

Where the great plains begin,

At the hundredth meridian.

At the hundredth meridian,

Where the great plains begin

Driving down a corduroy road,

Weeds standing shoulder high

Ferris wheel is rusting off in the distance

At the hundredth meridian where the great plains begin

Left alone to get gigantic;

Hard, huge and haunted

A generation so much dumber than its' parents came

Crashing through the window.

A raven strains along the line of the road,

Carrying a muddy, old skull.

The wires whistle their approval,

Off down the distance.

At the hundredth meridian where the great plains begin

I remember, I remember Buffalo and I remember Hengelo

It would seem to me I remember every

Single bloody, warm and horrible thing I know

If I die of vanity, promise me, promise me,

They bury me someplace I don’t want to be,

You’ll dig me up and transport me, unceremoniously,

Away from the swollen city-breeze, garbage-bag trees,

Whispers of disease amd the acts of enormity

And lower me slowly, sadly and properly

Get Ry Cooder to sing my eulogy,

At the hundredth meridian where the great plains begin.

Io sfato un mito americano?

E prendere la mia vita nelle mie mani?

Dove iniziano le grandi pianure,

Al centesimo meridiano.

Al centesimo meridiano,

Dove iniziano le grandi pianure

Percorrendo una strada di velluto a coste,

Erbacce in piedi all'altezza delle spalle

La ruota panoramica si sta arrugginindo in lontananza

Al centesimo meridiano dove iniziano le grandi pianure

Lasciato solo per diventare gigantesco;

Duro, enorme e infestato

Una generazione molto più stupida dei suoi genitori

Schiantarsi contro la finestra.

Un corvo si sforza lungo la linea della strada,

Portare un vecchio teschio fangoso.

I fili fischiano la loro approvazione,

Giù in lontananza.

Al centesimo meridiano dove iniziano le grandi pianure

Ricordo, ricordo Buffalo e ricordo Hengelo

Mi sembrerebbe di ricordare ogni

Un'unica cosa maledetta, calda e orribile che so

Se morirò di vanità, promettimelo, promettimelo,

Mi seppelliscono in un posto in cui non voglio essere,

Mi dissotterrerai e mi trasporterai, senza tante cerimonie,

Lontano dalla gonfia brezza cittadina, dagli alberi dei sacchi della spazzatura,

Sussurri di malattia e atti di enormità

E abbassami lentamente, tristemente e correttamente

Chiedi a Ry Cooder di cantare il mio elogio funebre,

Al centesimo meridiano dove iniziano le grandi pianure.