Georges - Thomas Fersen

On est v’nus sucer du thé

Dans la faïence de Gien

A moins qu’ce soit du Limoges

Manger du gâteau raté

Pourtant quel étouffe-chrétien

Reste coincé dans ma gorge

Il est dur comme de la pierre

Et m’enverra au cimetière

S’il prend le mauvais chemin

Soit le trou de la prière

Comme l’appelait ma grand mère

Alors je passerai la main

Faut surveiller sa grammaire

Comme un académicien

Faut pas dire le frère à Georges

Mais je ne suis pas son frère

Et encore moins son cousin

J’attends pas qu’on m’interroge

N’appelez pas la police

Je suis le coquin d' vot' fils

Car il préfère les garçons

N’appelez pas la police

Mais le coiffeur de service

Car vos cheveux se hérissent

On dirait un hérisson

Elle a renversé le thé

Et la faïence de Gien

A moins qu’ce soit du Limoges

Pis le temps s’est arrêté

A part les soupirs du chien

On n’entendait plus qu’l’horloge

A part les soupirs d’Ulysse

Qui me bavait sur la cuisse

On entendait l’coucou suisse

Ca me donnait des frissons

Je suis le coquin d' vot' fils

Pas d' quoi briser vot' service

Attendez que je fournisse

Une petite explication

Je r’monte à l’Antiquité

Je fais appel aux Anciens

J’lui fais visiter les loges

Mais comme le gâteau raté

Que son garçon en soit un

Reste coincé dans sa gorge

Le moyen pour que ça glisse

Et déboucher l’orifice

C’est d’avaler d' la mie d' pain

Paraît qu’y en a qui dévissent

Avant d' compter jusqu'à dix

En se coinçant un pépin

Nous r’viendrons sucer du thé

Dans la faïence de Gien

A moins qu’ce soit du Limoges

Et pour ne pas vous heurter

Nous raconterons aux voisins

Que je suis le frère à Georges

Siamo venuti a succhiare il tè

In terracotta di Gien

A meno che non sia Limoges

Mangiare una torta fallita

Eppure che soffocante cristiano

Rimani bloccato nella mia gola

È duro come una roccia

E mandami al cimitero

Se prende la strada sbagliata

Sii il buco della preghiera

Come la chiamava mia nonna

Quindi consegnerò

Devo guardare la tua grammatica

Come un accademico

Non dirlo a George il fratello

Ma non sono suo fratello

E ancor meno suo cugino

Non vedo l'ora di essere interrogato

Non chiamare la polizia

Sono il mascalzone di tuo figlio

Perché preferisce i ragazzi

Non chiamare la polizia

Ma il parrucchiere di turno

Perché i tuoi capelli si rizzano

Sembra un riccio

Ha rovesciato il tè

E la maiolica di Gien

A meno che non sia Limoges

Il tempo peggiore si è fermato

A parte i sospiri del cane

Abbiamo sentito solo l'orologio

A parte i sospiri di Ulisse

Che mi sbavava sulla coscia

Abbiamo sentito il cuculo svizzero

Mi ha fatto venire i brividi

Sono il mascalzone di tuo figlio

Niente che possa interrompere il tuo servizio

Aspetta che ti fornisca

Una piccola spiegazione

Torno all'antichità

Mi rivolgo agli Anziani

Gli mostro i camerini

Ma come la torta fallita

Lascia che il suo ragazzo sia uno

Rimani bloccato in gola

Il modo per farlo scivolare

E sturare il buco

È per ingoiare le briciole di pane

Sembra che ci siano alcuni che svitano

Prima di contare fino a dieci

Rimanendo bloccato in un problema tecnico

Torneremo a succhiare il tè

In terracotta di Gien

A meno che non sia Limoges

E non per imbatterti in te

Lo diremo ai vicini

Che sono il fratello di George