Darkness (11/11) - Van Der Graaf Generator

Day dawns dark, it now numbers infinity

Life crawls from the past, watching in wonder

I trace its patterns in me

Tomorrow’s tomorrow is birth again

Boats burn the bridge in the fens;

The time of the past returns to my life

And uses it

Don’t blame me for the letters that may form in the sand;

Don’t look in my eyes, you may see all the numbers

That stretch in my sky and colour my hand

Don’t say that I’m wrong in imagining

That the voice of my life cannot sing

Fate enters and talks in old words:

They amuse it

Hands shine darkly and white;

Only in dark do they appear

Bless the baby born today

Flying in pitch, flying on fear

(Wicked little Scorpio, doomed to die a thousand times before he lives.)

They shine in my eyes and touch my face

Where I have seen them placed before;

Don’t blame me, please, for the fate that falls:

I did not choose it

I did not, no, no, I did not

I truly did not choose it

Il giorno si fa buio, ora conta l'infinito

La vita striscia dal passato, guardando con meraviglia

Traccio i suoi schemi in me

Il domani di domani è di nuovo la nascita

Le barche bruciano il ponte nelle paludi;

Il tempo del passato ritorna nella mia vita

E lo usa

Non biasimarmi per le lettere che potrebbero formarsi nella sabbia;

Non guardarmi negli occhi, potresti vedere tutti i numeri

Che si allungano nel mio cielo e colorano la mia mano

Non dire che mi sbaglio nell'immaginare

Che la voce della mia vita non può cantare

Il destino entra e parla con vecchie parole:

Lo divertono

Le mani brillano scure e bianche;

Solo al buio compaiono

Benedici il bambino nato oggi

Volare in campo, volare sulla paura

(Il piccolo Scorpione malvagio, destinato a morire mille volte prima di vivere.)

Brillano nei miei occhi e toccano il mio viso

Dove li ho visti collocati prima;

Non incolpare me, per favore, per il destino che cade:

Non l'ho scelto

Non l'ho fatto, no, no, non l'ho fatto

Davvero non l'ho scelto