This House Is Not A Home - Vesuvius

Ive reached the Crux

With bent and pissonant faith

The cripping violence in my calm

Allocates

No Escape

Discourse, Disharmony

Subdued in a blink and dreamless sleep

Grandeur AND Larceny

The Volatile becomes my verity

Desaturate these dismal eyes

Clot the flux to my cortex

Conceal the maelstorm inside

I still discearn the scars of your abandonment

Mother where has the sun gone

Cause this old soul has felt far too cold

For too long

And ill wait through the darkest winter

My brittle bones buried in the creases of your bed

And ill wait six feet under

For you to come home

To speak my name AGAIN

Ive come to find my depth

My place of solace

My place of rest

A skeleton drowning in the tips of your shadow

My lapen conscience eviscerated and hollowed

Disperse these umbral skies

Betrieve my inherited demons

So i can sleep at night

And ill wait

Through the darkest winter

My brittle bones buried in the creases of your bed and Ill wait six feet under

For you to come home

To speak my name AGAIN

I found God in my sleep last night

In a place so vast, a space so dark

A void I’d crawl into

On the premise that i would NEVER awake

And we spoke.

Oh, we spoke endlessly.

Blissfully of nothing.

His words were DEAFENING.

His words we silent defiant of my notoriety.

Violent as my nature, and quiet as my thought.

His quivers ripple through the seams of my anatomy.

His words shattered my ribecage, distructive as my subconscious.

And i looked into his eyes an ounce short of conviction and said that DON’T

WANT TO DIE.

With affirmation he stated that i find death in the darkest corners of the

greatest perhaps.

And to find myself, i must have faith in that.

Return me to the empty house

In which i grew

Where i would converse with ghosts

A crawl space with a roof

And I know that I don’t know who

The voice that calls from the other end pertains to

But i remember in my solitude

You were there too

FATHER

Where has the light fled?

A broken boy beaten and crucified at the hands of your surrogate

With the remains os this vessel

I will submerge my contempt

This repression is a loaded GUN

Ive cut the Flux to the vitals

I am my father’s son

Ho raggiunto il Crux

Con fede piegata e pissonante

La violenza paralizzante nella mia calma

alloca

Nessuna via d'uscita

Disarmonia, Disarmonia

Soggiogato in un battito di ciglia e in un sonno senza sogni

Grandezza E Furto

Il Volatile diventa la mia verità

Desatura questi occhi tristi

Coagula il flusso alla mia corteccia

Nascondi la tempesta all'interno

Continuo a discernere le cicatrici del tuo abbandono

Madre dov'è andato il sole

Perché questa vecchia anima si è sentita troppo fredda

Per troppo tempo

E aspetterò l'inverno più buio

Le mie fragili ossa sepolte nelle pieghe del tuo letto

E aspetterò sei piedi sotto

Per tornare a casa

Per pronunciare il mio nome ANCORA

Sono venuto per trovare la mia profondità

Il mio luogo di rifugio

Il mio luogo di riposo

Uno scheletro che affoga tra le punte della tua ombra

La mia coscienza sventrata e svuotata

Disperdi questi cieli ombrosi

Affida i miei demoni ereditati

Così posso dormire la notte

E non vedo l'ora

Attraverso l'inverno più oscuro

Le mie fragili ossa sono sepolte nelle pieghe del tuo letto e io aspetterò sei piedi sotto

Per tornare a casa

Per pronunciare il mio nome ANCORA

Ho trovato Dio nel mio sonno la scorsa notte

In un luogo così vasto, uno spazio così buio

Un vuoto in cui mi infilerei

Con la premessa che non mi sarei MAI svegliato

E abbiamo parlato.

Oh, abbiamo parlato all'infinito.

Beatamente di nulla.

Le sue parole erano ASSOLUTE.

Le sue parole tacciono sfidando la mia notorietà.

Violento come la mia natura e silenzioso come il mio pensiero.

Le sue faretre si increspano attraverso le cuciture della mia anatomia.

Le sue parole hanno mandato in frantumi la mia nervatura, distruttive come il mio subconscio.

E l'ho guardato negli occhi un'oncia prima di essere convinto e gli ho detto di NON FARLO

VUOI MORIRE.

Con affermazione affermò che trovo la morte negli angoli più bui del

il più grande forse.

E per ritrovarmi, devo avere fiducia in questo.

Riportami alla casa vuota

In cui sono cresciuto

Dove converserei con i fantasmi

Un vespaio con un tetto

E so che non so chi

La voce che chiama dall'altra parte appartiene a

Ma ricordo nella mia solitudine

C'eri anche tu

PADRE

Dove è fuggita la luce?

Un ragazzo distrutto picchiato e crocifisso per mano del tuo surrogato

Con i resti di questa nave

Sommergerò il mio disprezzo

Questa repressione è una pistola carica

Ho tagliato il flusso agli organi vitali

Sono il figlio di mio padre