Watson and the Shark - Walter Martin

The shark attacked Watson and the hero killed the shark

Down in Havana bay, down in Havana bay

Lucky Watson survived to tell the great tale

But he lost his leg, yeah the shark got his leg

A portrait painter, a Boston boy

Picked up a can of paint, and he told that story straight

John Singleton Copley

You got me hypnotized

John Singleton Copley

It’s music to my eyes, to my eyes

When I was a kid growing up in Washington D.C. my parents would often take me

and my brother and sister down to the National Gallery of Art for a stroll

through the galleries and a decent but overpriced lunch at the cafeteria.

Like most kids, I found the gallery stroll to be tedious — portraits of old

people, blurry water lilies, landscapes of places that looked boring,

and interior scenes that said nothing to me.

But there was one picture that I

loved.

In the late 18th century while across the ocean artists were busy

painting fancy ladies in their hats and dresses, a guy from Boston sat down and

made a really big, really realistic painting of a guy being attacked by a shark.

John Singleton Copley’s Watson and the Shark captured my heart,

excited my sense of adventure and gave me my first sweet taste of the magic of

art.

So I thank him for that.

This next and final verse is a little bit

unrelated but it’s about another Copley painting of a really weird looking

little boy holding his pet squirrel.

Hope you enjoy it

That little boy’s got a flying squirrel on a long gold chain

He’s got a squirrel on a chain

It’s an unusual toy for a little boy

But those were different days

Yeah, those were different days

John Singleton Copley

You got me hypnotized

John Singleton Copley

It’s music to my eyes, to my eyes

To my eyes, to my eyes, to my eyes

Lo squalo ha attaccato Watson e l'eroe ha ucciso lo squalo

Giù nella baia dell'Avana, giù nella baia dell'Avana

Lucky Watson è sopravvissuto per raccontare la grande storia

Ma ha perso la gamba, sì, lo squalo si è preso la gamba

Un ritrattista, un ragazzo di Boston

Raccolse una lattina di vernice e raccontò quella storia direttamente

John Singleton Copley

Mi hai ipnotizzato

John Singleton Copley

È musica per i miei occhi, per i miei occhi

Quando ero bambino, crescendo a Washington D.C. i miei genitori mi portavano spesso

e mio fratello e mia sorella giù alla National Gallery of Art per una passeggiata

attraverso le gallerie e un pranzo decente ma troppo caro alla caffetteria.

Come la maggior parte dei bambini, ho trovato la passeggiata in galleria per essere noiosa: ritratti di vecchi

persone, ninfee sfocate, paesaggi di luoghi che sembravano noiosi,

e scene di interni che non mi dicevano nulla.

Ma c'era una foto che io

amato.

Alla fine del 18° secolo, mentre dall'altra parte dell'oceano gli artisti erano impegnati

dipingendo donne eleganti con i loro cappelli e vestiti, un ragazzo di Boston si è seduto e

ha realizzato un dipinto davvero grande e realistico di un ragazzo attaccato da uno squalo.

Watson and the Shark di John Singleton Copley ha catturato il mio cuore,

eccitato il mio senso di avventura e mi ha dato il mio primo dolce assaggio della magia di

arte.

Quindi lo ringrazio per questo.

Questo versetto successivo e finale è un po'

non correlato ma si tratta di un altro dipinto di Copley dall'aspetto davvero strano

ragazzino che tiene il suo scoiattolo da compagnia.

Spero ti sia piaciuto

Quel ragazzino ha uno scoiattolo volante su una lunga catena d'oro

Ha uno scoiattolo su una catena

È un gioco insolito per un ragazzino

Ma quelli erano giorni diversi

Sì, quelli erano giorni diversi

John Singleton Copley

Mi hai ipnotizzato

John Singleton Copley

È musica per i miei occhi, per i miei occhi

Ai miei occhi, ai miei occhi, ai miei occhi