Di seguito il testo della canzone Schäfers Klagelied (Johann Wolfgang von Goethe), D. 121 , artista - Christoph Homberger & Ulrich Koella, Франц Шуберт, Christoph Homberger con traduzione
Testo originale con traduzione
Christoph Homberger & Ulrich Koella, Франц Шуберт, Christoph Homberger
Da droben auf jenem Berge,
Da steh' ich tausendmal
An meinem Stabe gebogen
Und schaue hinab in das Tal.
Dann folg' ich der weidenden Herde,
Mein Hündchen bewahret mir sie.
Ich bin herunter gekommen
Und weiß doch selber nicht wie.
Da stehet von schönen Blumen
Die ganze Wiese so voll.
Ich breche sie, ohne zu wissen,
Wem ich sie geben soll.
Und Regen, Sturm und Gewitter
Verpaß' ich unter dem Baum.
Die Türe dort bleibet verschlossen
Doch alles ist leider ein Traum.
Es stehet ein Regenbogen
Wohl über jenem Haus!
Sie aber ist weggezogen,
Und weit in das Land hinaus.
Hinaus in das Land und weiter,
Vielleicht gar über die See.
Vorüber, ihr Schafe, vorüber!
Dem Schäfer ist gar so weh.
Lassù su quella montagna
Rimango lì mille volte
Piegato sul mio personale
E guarda giù nella valle.
Poi seguo il gregge al pascolo,
Il mio cane li tiene per me.
Sono sceso
Eppure non so come.
Dice di bei fiori
L'intero prato così pieno.
Li rompo senza saperlo
a chi regalarlo
E pioggia, tempesta e temporale
Mi manca sotto l'albero.
La porta lì rimane chiusa
Ma purtroppo è tutto un sogno.
C'è un arcobaleno
Bene sopra quella casa!
Ma lei si è allontanata
E lontano nel paese.
Fuori nel paese e oltre,
Forse anche al di là del mare.
Su, pecore, su!
Il pastore è così ferito.
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