Di seguito il testo della canzone When In Disgrace With Fortune And Men's Eyes (Sonnet 29) , artista - Florence Welch con traduzione
Testo originale con traduzione
Florence Welch
When in disgrace with fortune and men’s eyes,
I all alone beweep my outcast state,
And trouble deaf Heaven with my bootless cries,
And look upon myself, and curse my fate,
Wishing me like to one more rich in hope,
Featur’d like him, like him with friends possess’d,
Desiring this man’s art, and that man’s scope,
With what I most enjoy contented least:
Yet in these thoughts myself almost despising,
Haply I think on thee,--and then my state
(Like to the lark at break of day arising
From sullen earth) sings hymns at heaven’s gate;
For thy sweet love remember’d such wealth brings
That then I scorn to change my state with kings'.
Quando è in disgrazia con la fortuna e gli occhi degli uomini,
Piango tutto solo il mio stato di emarginato,
E turba il paradiso sordo con le mie grida senza stivali,
E guarda me stesso, e maledici il mio destino,
Augurandomi come un altro ricco di speranza,
Piacerebbe a lui, come lui posseduto dagli amici,
Desiderando l'arte di quest'uomo e la portata di quell'uomo,
Con ciò che mi piace di più di meno:
Eppure in questi pensieri me stesso quasi disprezzato,
Per fortuna penso a te, e poi al mio stato
(Come all'allodola all'alba del sorgere
dalla cupa terra) canta inni alle porte del cielo;
Perché il tuo dolce amore ha ricordato che tale ricchezza porta
Che poi disprezzo di cambiare il mio stato con i re.
Canzoni in diverse lingue
Traduzioni di alta qualità in tutte le lingue
Trova i testi che ti servono in pochi secondi