Di seguito il testo della canzone The Holy Sonnets of John Donne, Op. 35: Sonnet XIII: What If This present , artista - Steuart Bedford, Philip Langridge, Бенджамин Бриттен con traduzione
Testo originale con traduzione
Steuart Bedford, Philip Langridge, Бенджамин Бриттен
What if this present were the world’s last night?
Marke in my heart, O Soule, where thou dost dwell,
The picture of Christ crucified, and tell
Whether that countenance can thee affright,
Teares in his eyes quench the amazing light,
Blood fills his frownes, which from his pierc’d head fell.
And can that tongue adjudge thee into hell,
Which pray’d forgivenesse for his foes fierce spight?
No, no;
but as in my Idolatrie
I said to all my profane mistresses,
Beauty, of pity, foulenesse onely is
A sign of rigour: so I say to thee,
To wicked spirits are horrid shapes assign’d,
This beauteous forme assures a piteous minde.
E se questo presente fosse l'ultima notte del mondo?
Segna nel mio cuore, o anima, dove abiti,
L'immagine di Cristo crocifisso e racconta
Se quel volto ti può spaventare,
Le lacrime nei suoi occhi spengono la luce straordinaria,
Il sangue riempie i suoi cipigli, che dalla sua testa trafitta cadevano.
E può quella lingua condannarti all'inferno,
Quale pregherebbe perdono per i suoi nemici feroce sprezza?
No, no;
ma come nella mia idolatria
Ho detto a tutte le mie amanti profane,
La bellezza, la pietà, l'impurità solo è
Segno di rigore: così ti dico
Agli spiriti malvagi sono assegnate forme orribili,
Questa bella forma assicura una mente pietosa.
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