Handel: Orlando, HWV 31, Act 2: "Ah stigie larve! ... Vaghe pupille" (Orlando) - Jakub Józef Orliński, Георг Фридрих Гендель
С переводом

Handel: Orlando, HWV 31, Act 2: "Ah stigie larve! ... Vaghe pupille" (Orlando) - Jakub Józef Orliński, Георг Фридрих Гендель

  • Альбом: Facce d'amore

  • Anno di rilascio: 2019
  • Durata: 7:20

Di seguito il testo della canzone Handel: Orlando, HWV 31, Act 2: "Ah stigie larve! ... Vaghe pupille" (Orlando) , artista - Jakub Józef Orliński, Георг Фридрих Гендель con traduzione

Testo " Handel: Orlando, HWV 31, Act 2: "Ah stigie larve! ... Vaghe pupille" (Orlando) "

Testo originale con traduzione

Handel: Orlando, HWV 31, Act 2: "Ah stigie larve! ... Vaghe pupille" (Orlando)

Jakub Józef Orliński, Георг Фридрих Гендель

Оригинальный текст

Ah stigie larve!

Ah scellerati spettri

che la perfida donna ora ascondete.

Perché al mio amor offeso,

al mio giusto furor non la rendete?

Ah misero e schernito!

L’ingrata già m’ha ucciso;

sono lo spirto mio da me diviso.

Sono un’ombra, e qual ombra adesso io voglio

varcar là giù ne’ regni del cordoglio.

Ecco la stigia barca.

Di Caronte a dispetto

già solco l’onde nere: con Pluto

le affumicate soglie, e l’arso tetto.

Già latra cerbero

e già dell’Erebo

ogni terribile

squallida furia

sen viene a me.

Ma la Furia, che sol mi diè martoro,

dov’è?

Questa è Medoro.

A Proserpina in braccio

vedo che fugge.

Or a strapparla io corro.

Ah!

Proserpina piange!

Vien meno il mio furore

se si piange all’inferno anco d’amore.

Vaghe pupille, non piangete, no,

che del pianto ancor nel regno

può in ognun destar pietà;

vaghe pupille, non piangete, no,

ma sì, pupille, sì piangete, sì,

che sordo al vostro incanto

ho un core d’adamanto

né calma il mio furor.

Ma sì, pupille, sì piangete, sì.

Перевод песни

Ah stigie larva!

Ah scellerati spettri

che la perfida donna ora ascondete.

Perché al mio amor offeso,

al mio giusto furor non la rendete?

Ah misero e schernito!

L'ingrata già m'ha ucciso;

sono lo spirito mio da me diviso.

Sono un'ombra, e qual ombra adesso io voglio

varcar là giù ne' regni del cordoglio.

Ecco la stigia barca.

Di Caronte un dispetto

già solco l'onde nere: con Plutone

le affumicate soglie, e l'arso tetto.

Già latra cerbero

e già dell'Erebo

ogni terribile

squallida furia

sen viene un me.

Ma la Furia, che sol mi diè martoro,

colomba?

Questa è Medoro.

Una Proserpina in braccio

vedo che fugge.

O a strapparla io corro.

Ah!

Proserpina piange!

Vien meno il mio furore

se si piange all'inferno anco d'amore.

Vaghe pupille, non piangere, no,

che del pianto ancora nel regno

può in ognun destar pietà;

vaghe pupille, non piangere, no,

ma sì, pupille, sì piangete, sì,

che sordo al vostro incanto

ho un core d'adamanto

né calma il mio furor.

Ma sì, pupille, sì piangete, sì.

Altre canzoni dell'artista:

Oltre 2 milioni di testi

Canzoni in diverse lingue

Traduzioni

Traduzioni di alta qualità in tutte le lingue

Ricerca rapida

Trova i testi che ti servono in pochi secondi