Soy un Ser Humano - Alberto Cortez

Más allá de cualquier ideología…

Más allá de lo sabio y lo profano

Soy parte del espacio, soy la vida

Por el hecho de ser un ser humano

Yo soy el constructor de mis virtudes

Como lo soy, a la vez, de mis defectos;

Torrente inagotable de inquietudes…

Genial contradicción de Lo Perfecto

Yo puse las espinas en la frente

Los clavos en los pies y en ambas manos…

Después rompí a llorar amargamente

La muerte irreparable de mi hermano

Por mí se hace polémica la duda…

¿Quién soy?, ¿adónde voy?, ¿de dónde vengo…

A través de los tiempos, tan aguda

Que con ella renazco y me sostengo

Soy el que abrió la caja de Pandora

Que guardaba los males del planeta

No escapó la esperanza… ¡En buena hora!

Por ella sobrevivo y soy poeta

Yo soy quien ha creado las prisiones

La lucha fratricida y la injusticia

Más también he inventado las canciones

Y el encanto sutil de una caricia

En nombre de mi Dios, soy asesino

Embustero, fanático y tirano;

Desafiando las leyes del destino

Tengo sangre de siglos en las manos

Más también en su nombre soy la rienda

Que consigue domar a tanto potro…

Sería, sin un orden, la merienda

De comernos los unos a los otros

Soy el poder, que condena los instintos

Naturales del hombre, mi censura

Reptando por oscuros laberintos

Impone la moral de su estatura

Yo soy un individuo entre la masa…

La coincidencia, es sólo un accidente…

Busco esposa, doy hijos, tengo casa

Soy la opción de un cerebro inteligente

¿Qué vale más, inquietud de mi existencia

Cuando llegue el final y quede inerte?

¿El arte, por fijar mi trascendencia

O el eterno misterio de la muerte?

Por todo, más allá de ideologías…

Más allá de lo sabio y lo profano…

Soy parte del espacio, soy la vida

Por el hecho de ser un ser humano

Al di là di ogni ideologia...

Al di là del saggio e del profano

Faccio parte dello spazio, sono vita

Dal fatto di essere un essere umano

Sono il costruttore delle mie virtù

Come lo sono, allo stesso tempo, dei miei difetti;

Torrente inesauribile di preoccupazioni...

Grande contraddizione del perfetto

Ho messo le spine in fronte

Le unghie nei piedi e in entrambe le mani...

Poi sono scoppiata in lacrime amare

La morte irreparabile di mio fratello

Per me il dubbio diventa controverso...

Chi sono, dove vado, da dove vengo?

Attraverso i tempi, così nitidi

Che con lei rinasco e mi sostengo

Sono io che ho aperto il vaso di Pandora

che custodiva i mali del pianeta

La speranza non è sfuggita... A tempo debito!

Per lei sopravvivo e sono poeta

Sono io che ho creato le prigioni

Lotta fratricida e ingiustizia

In più ho anche inventato le canzoni

E il sottile fascino di una carezza

In nome del mio Dio, sono un assassino

Bugiardo, fanatico e tiranno;

Sfidando le leggi del destino

Ho secoli di sangue sulle mie mani

Ma anche nel suo nome io sono il freno

Chi riesce a domare tanti puledri...

Sarebbe, senza ordine, la merenda

Di mangiarsi a vicenda

Io sono il potere, che condanna gli istinti

Naturale dell'uomo, la mia censura

Strisciando attraverso oscuri labirinti

Impone la morale della sua statura

Sono un individuo tra la massa...

La coincidenza è solo un incidente...

Cerco moglie, ho figli, ho una casa

Sono la scelta di un cervello intelligente

Ciò che vale di più, l'inquietudine della mia esistenza

Quando arriva la fine e rimane inerte?

Arte, per fissare la mia trascendenza

O l'eterno mistero della morte?

Per tutto, al di là delle ideologie...

Al di là del saggio e del profano...

Faccio parte dello spazio, sono vita

Dal fatto di essere un essere umano