Cárcel de oro - AMBKOR, Soge Culebra

Tengo a mis sueños en ayuno

Vivo en una casa para dos donde sólo ríe uno

Otra mañana preparando el desayuno

Pensando qué hay detrás de este jodido muro

Si salto, ¿y si lo salto?

¿y si te dejo y me largo?

¿Si dejo de pensar en todo el daño que te haré si marcho?

¿Acaso no me ves muriendo en vida?

¿Que soy un niño en carnavales disfrazado de mentira?

Ya te dije que ya no podía

Pero sabes que la pena hará que vuelva cada día

Y con eso juegas, con mi desidia, con la familia

Como si yo fuera el malo y tú la biblia

Y otro beso vacío que sabe a tiempo perdido

Como el que comparte piso con alguien desconocido

No me salva ya pensar que un día fui feliz contigo

Veo fotos de los dos y sólo hay uno que ha crecido

Si lo pienso, veo que nunca fuimos un equipo

Porque sólo estamos bien cuando no te necesito

¿Dónde estabas tú cuando no alcanzó el dinero?

Llegaba del trabajo y ni un «te quiero», por lo menos

¿Dónde estabas tú de enero a enero?

Cuando te buscaba y me evitabas

Y dejabas mi autoestima por los putos suelos

Me iré porque me quiero

Y porque una cárcel de oro encierra igual que una de acero

Y tú

No podrás ni sentir

La quemadura que tengo en mi cuerpo

Esa mirada no se puede olvidar

La penitencia de nuestro recuerdo

Es un corte profundo y no se puede curar

Quiero jugar de nuevo

Pero te llevaste todos mis juguetes favoritos al trastero

Ya no me siento un niño si te veo

Más bien un niño castigado en el colegio sin recreo

Pero me veo y no me veo

Cuando tú te duermes me quedo mirando al techo a ver qué ideo

Quiero dejarte y no dañarte por hacerlo

Creo que creo que no creo y tienes que entenderlo

Porque volar separados no es un fracaso

Mis alas se cansaron de volar siempre tan raso

Volar tan bajo, no llegar alto

No quiero pasar por esta vida sin sentirla como hacen tantos

Hoy cojo y salto, ya no me aguanto

No nací para encerrarme en unos brazos a calicanto

¿Sientes el llanto?

lo llevo dentro y pesa

Gracias de verdad por todo lo que hiciste

Pero no compensa, no me llena, no me llenas

Me muero de pena por decirlo

Pero si me voy creo que sentiré alivio, y

Me acordaré de ti, veré fotos y videos

Pero tengo que pasar por eso si quiero estar vivo

Auxilio, mi cora pide exilio

Me asfixio, quédate con todo

Mi mente es mi domicilio

Y, de verdad que fue bonito el idilio

Pero tengo que marcharme si quiero encontrar mi sitio

Y tú

No podrás ni sentir

La quemadura que tengo en mi cuerpo

Esa mirada no se puede olvidar

La penitencia de nuestro recuerdo

Es un corte profundo y no se puede curar

Pero cae la noche, me siento tan frío

Lanzas mil reproches, llena mi vacío

Y que quede claro, yo no fui el malo

Se ha perdido lo nuestro, esto ya está muerto

Y tú

No podrás ni sentir

La quemadura que tengo en mi cuerpo

Esa mirada no se puede olvidar

La penitencia de nuestro recuerdo

Es un corte profundo y no se puede curar, eh-eh

Yao, hemos vuelto a hacerlo

Ambkor, Soge Culebra

Soge Culebra, el lobo negro

El lobo negro, y tú no (y tú no, y tú no)

Y tú que no, otra puta liga

Otra puta liga, es lo que hay, loco

Es lo que hay, Free Solo

Ho i miei sogni a digiuno

Vivo in una casa per due dove solo uno ride

Un'altra mattina preparando la colazione

Pensando a cosa c'è dietro questo fottuto muro

Se salto, cosa succede se lo salto?

E se ti lascio e me ne vado?

Se smetto di pensare a tutto il danno che ti farò se me ne vado?

Non mi vedi morire nella vita?

Che sono un bambino nei carnevali travestito da bugia?

Ti ho già detto che non potevo più

Ma sai che il dolore mi farà tornare ogni giorno

E con quello giochi, con la mia pigrizia, con la famiglia

Come se io fossi il cattivo e tu la Bibbia

E un altro bacio a vuoto che sa di tempo perso

Come quello che condivide un appartamento con uno sconosciuto

Non mi salva più pensare che un giorno sono stato felice con te

Vedo le foto dei due e ce n'è solo uno che è cresciuto

Se ci penso, vedo che non siamo mai stati una squadra

Perché siamo bravi solo quando non ho bisogno di te

Dov'eri quando non ha raggiunto i soldi?

Sono tornato a casa dal lavoro e nemmeno un "ti amo", almeno

Dove sei stato da gennaio a gennaio?

Quando ti cercavo e tu mi evitavi

E hai lasciato la mia autostima sul fottuto pavimento

Andrò perché mi amo

E perché una prigione d'oro si chiude come una d'acciaio

E tu

non puoi nemmeno sentire

L'ustione che ho sul mio corpo

Quello sguardo non può essere dimenticato

La penitenza della nostra memoria

È un taglio profondo e non può guarire

voglio giocare ancora

Ma hai portato tutti i miei giocattoli preferiti nel ripostiglio

Non mi sento più un bambino se ti vedo

Più come un ragazzo in punizione a scuola senza ricreazione

Ma mi vedo e non mi vedo

Quando ti addormenti fisso il soffitto per vedere che idea

Voglio lasciarti e non farti del male per averlo fatto

Io penso io penso io non credo e tu devi capire

Perché volare via non è un fallimento

Le mie ali si sono stancate di volare sempre così basse

Vola così in basso, non salire in alto

Non voglio vivere questa vita senza sentirla come fanno tanti

Oggi prendo e salto, non ce la faccio più

Non sono nato per chiudermi in braccio al calicanto

Senti il ​​pianto?

Ce l'ho dentro e pesa

Grazie davvero per tutto quello che hai fatto

Ma non compensa, non mi riempie, non mi riempie

muoio dalla voglia di dirlo

Ma se vado penso che proverò sollievo, e

Mi ricorderò di te, vedrò foto e video

Ma devo affrontarlo se voglio essere vivo

Aiuto, il mio cuore chiede l'esilio

Soffoco, tieni tutto

La mia mente è la mia casa

E, davvero, l'idillio era bellissimo

Ma devo andarmene se voglio trovare il mio posto

E tu

non puoi nemmeno sentire

L'ustione che ho sul mio corpo

Quello sguardo non può essere dimenticato

La penitenza della nostra memoria

È un taglio profondo e non può guarire

Ma scende la notte, ho tanto freddo

Lanci mille rimproveri, riempi il mio vuoto

E sia chiaro, non ero io il cattivo

Il nostro è andato perduto, questo è già morto

E tu

non puoi nemmeno sentire

L'ustione che ho sul mio corpo

Quello sguardo non può essere dimenticato

La penitenza della nostra memoria

È un taglio profondo e non si può guarire, eh-eh

Yao, l'abbiamo fatto di nuovo

Ambkor, Soge Culebra

Soge Culebra, il lupo nero

Il lupo nero, e tu no (e tu no, e tu no)

E tu no, un'altra fottuta lega

Un altro fottuto campionato, è quello che è, pazzesco

È quello che è, Free Solo