Pulse - Ani DiFranco

You crawled into my bed that night

Like some sort of giant insect

And i found myself spellbound

At the sight of you there

Cocooned in my room

Beautiful and grotesque and all the rest of that bug stuff

Bluffing your way into my mouth

Behind my teeth, reaching for my scars

That night we got kicked out of two bars

And laughed our way home

That night you leaned over

And threw up into your hair

And i thought

I would offer you my pulse

If i thought it would be useful

I would give you my breath

Except

The problem with death is that you have

Some hundred years and then they can

Build building on your only bones

100 years and then your grave is not your own

We lie in out beds, and our graves

Unable to save ourselves from

The quaint tragedies we invent

And then undo from the stupid circumstances

We slalomed through

And i realized that night that the hall light

Which seemed so bright when you turned it on is nothing

Compared to the dawn

Which is nothing, compared to the light

Which seeps from me while you’re sleeping

Cocooned in my room

Beautiful and grotesque resting

That night we got kicked out of two bars

And laughed our way home

And i held you there thinking

I would offer you my pulse

I would give you my breath

I would offer you my pulse

Ti sei infilato nel mio letto quella notte

Come una specie di insetto gigante

E mi sono ritrovato incantato

Alla vista di te lì

Avvolto nella mia stanza

Bello e grottesco e tutto il resto quella roba sugli insetti

Bluffandoti nella mia bocca

Dietro i miei denti, cercando le mie cicatrici

Quella notte siamo stati cacciati da due bar

E abbiamo riso mentre tornavamo a casa

Quella notte ti sei chinato

E vomitato tra i tuoi capelli

E ho pensato

Ti offrirei il mio battito

Se ho pensato che sarebbe stato utile

Ti darei il mio respiro

Tranne

Il problema con la morte è che hai

Qualche centinaio di anni e poi possono

Costruisci edifici sulle tue uniche ossa

100 anni e poi la tua tomba non è la tua

Giaciamo nei letti e nelle nostre tombe

Impossibile salvarci

Le pittoresche tragedie che inventiamo

E poi annulla dalle circostanze stupide

Abbiamo slalomato

E quella notte mi sono reso conto che la luce della sala

Che sembrava così luminoso quando l'hai acceso non è niente

Rispetto all'alba

Che non è niente, in confronto alla luce

Che filtra da me mentre dormi

Avvolto nella mia stanza

Bello e grottesco riposo

Quella notte siamo stati cacciati da due bar

E abbiamo riso mentre tornavamo a casa

E ti ho tenuto lì a pensare

Ti offrirei il mio battito

Ti darei il mio respiro

Ti offrirei il mio battito