Shy - Ani DiFranco

the heat is so great

it plays tricks with the eye

it turns the road to water

and then from water to sky

and there’s a crack in the concrete floor

and it starts at the sink

there’s a bathroom in a gas station

and i’ve locked myself in it to think

and back in the city

the sun bakes the trash on the curb

the men are pissing in doorways

and the rats run in herds

i’ve got a dream of your face

that scares me awake

i put too much on my table

and now i got too much a stake

and i might let you off easy

yeah i might lead you on i might wait for you to look for me and then i might be gone

where i come from and where i’m going

and i’m lost in between

i might go up to that phone booth

and leave a veiled invitation on you machine

and you’ll stop me, won’t you

if you’ve heard this one before

the one where i surprise you

by showing up at your front door

saying 'let's not ask what’s next,

or how, or why'

i am leaving in the morning

so let’s not be shy

the door opens, the room winces

the housekeeper comes in without a warning

and i squint at the muscular motel lady

says 'hey good morning'

and she jumps, her keys jingle

and she leaves as quick as she came in and i roll over and taste the pillow with my grin

well, the sheets are twisted and tangled

and the heat is so great

and i swear i can feel the mattress

sinking underneath your weight

oh sleep is like a fever

and I’m glad when it ends

and the road flows like a river

and pulls me around every bend

and you’ll stop me, won’t you…

the heat is so great

it plays tricks with the eye

it turns road to water

and water to sky

and there’s a crack in the concrete floor

and it starts at the sink

there’s a bathroom in a gas station

and i’ve locked myself

in it to think

and you’ll stop me, won’t you…

il caldo è così grande

 gioca brutti scherzi con l'occhio

trasforma la strada in acqua

e poi dall'acqua al cielo

e c'è una crepa nel pavimento di cemento

e inizia dal lavello

c'è un bagno in una stazione di servizio

e mi sono chiuso in esso per pensare

e di nuovo in città

il sole cuoce la spazzatura sul marciapiede

gli uomini stanno pisciando sulle porte

e i topi corrono in branchi

ho un sogno sulla tua faccia

che mi spaventa da sveglio

ne ho messo troppo sul tavolo

e ora ho una posta troppo alta

e potrei lasciarti andare facilmente

sì, potrei portarti avanti, potrei aspettare che tu mi cerchi e poi potrei andarmene

da dove vengo e dove sto andando

e mi sono perso in mezzo

potrei salire su quella cabina telefonica

e lascia un invito velato sulla tua macchina

e mi fermerai, vero?

se hai già sentito questo

quello in cui ti sorprendo

presentandosi alla tua porta di casa

dicendo 'non chiediamo cosa c'è dopo,

o come, o perché'

Parto in mattinata

quindi non siamo timidi

la porta si apre, la stanza sussulta

la governante entra senza avviso

e guardo la muscolosa signora del motel

dice "Ehi buongiorno"

e lei salta, le sue chiavi tintinnano

e se ne va veloce come è entrata e io mi giro e assaporo il cuscino con il mio sorriso

bene, le lenzuola sono attorcigliate e aggrovigliate

e il caldo è così grande

e ti giuro che sento il materasso

sprofondando sotto il tuo peso

oh, il sonno è come una febbre

e sono felice quando finisce

e la strada scorre come un fiume

e mi tira dietro ogni curva

e mi fermerai, vero...

il caldo è così grande

 gioca brutti scherzi con l'occhio

diventa strada verso l'acqua

e acqua al cielo

e c'è una crepa nel pavimento di cemento

e inizia dal lavello

c'è un bagno in una stazione di servizio

e mi sono chiuso

in esso per pensare

e mi fermerai, vero...