Somnambulant - Anopheli

Jaundiced nova

I perceived

for the first time

a trillion entrances

a trillion exits

all sacred euphonies

of chemical consequence

I was somnambulant

I caught the gust of

matters dark antithesis

and charted courses

I watched worlds torn,

stars extend infernal arms

and hollow mouths devour

galactic calories

I found this orb

aqua marine entrancing

fell deeply in love

with the paradigm of life

to my horror

those dealt its hand

seemed wholly devoted

to its demise

this gift I prized

to know it was harboured

amongst diminished forms

whose love was death

I was Enkidu

made of lifeless clay

I swayed Gilgamesh

of arrogance

I broached conversations

with hirsute philosophers

in Athenian corridors

for want of their reasoning

to glean a notion of regret

yet I saw through epidermis

glimpsed the craving

of lustful supplication

I sought Alexandria

its scrolls held scrawled apology

I scoured millennia

did not find my quarry

the mewling Christ

no longer an only child

as prophet moulds are rendered

and problem siblings cast

with reckless abandon

you decreed usefulness of skin

reductive anatomy

diminished to function

unable to harbour life yourself

jealous you built ovarian prisons

you manufactured gods

to relinquish your blame

raised forests to burn

ancestral graves

enslaved species into

theatres of immolation

In the basement

of a tenement house

bodies interned under floors

in their blood he is risen

In his eyes I have seen

the highest possible bliss

feverish lucidity

a joy so complete

It is in his direful acts

he prized nectar from the gods

he washed in ichor endorphines

Orgasmic flood

congratulations

through sodden holes he has dug

in torsos he has reached

a non corporeal state

for heavens sake alone

he carved a doorway

in the disemboweled

and found the righteous path

Nova ittero

Ho percepito

per la prima volta

un trilione di ingressi

un trilione di uscite

tutte le sacre eufonie

di conseguenze chimiche

Ero sonnolento

Ho colto la raffica di

questioni oscura antitesi

e percorsi tracciati

Ho guardato mondi lacerati,

le stelle stendono braccia infernali

e le bocche cave divorano

calorie galattiche

Ho trovato questa sfera

incantevole acqua marina

si innamorò profondamente

con il paradigma della vita

al mio orrore

quelli gli hanno dato la mano

sembrava del tutto devoto

alla sua scomparsa

questo regalo l'ho apprezzato

sapere che era ospitato

tra forme ridotte

il cui amore era la morte

Ero Enkidu

fatto di argilla senza vita

Ho influenzato Gilgamesh

di arroganza

Ho introdotto le conversazioni

con filosofi irsuti

nei corridoi ateniesi

per mancanza del loro ragionamento

per raccogliere una nozione di rammarico

eppure ho visto attraverso l'epidermide

intravisto la brama

di lussuriosa supplica

Ho cercato Alessandria

i suoi rotoli contenevano scuse scarabocchiate

Ho setacciato millenni

non ha trovato la mia cava

il Cristo miagolante

non più figlio unico

come vengono resi gli stampi dei profeti

e i fratelli problematici sono stati scelti

con abbandono sconsiderato

hai decretato l'utilità della pelle

anatomia riduttiva

ridotto a funzionare

incapace di portare la vita da solo

geloso hai costruito prigioni ovariche

hai fabbricato dei

per rinunciare alla tua colpa

foreste rialzate da bruciare

tombe ancestrali

specie schiavizzate in

teatri di immolazione

Nel seminterrato

di un casa popolare

corpi internati sotto i pavimenti

nel loro sangue è risorto

Nei suoi occhi ho visto

la più alta felicità possibile

lucidità febbrile

una gioia così completa

È nei suoi atti terribili

ha pregiato il nettare dagli dèi

si lavò con endorfine di icore

Inondazione orgasmica

Congratulazioni

attraverso buchi fradici che ha scavato

nei torsi che ha raggiunto

uno stato non corporeo

solo per amor del cielo

ha scolpito una porta

nello sventrato

e ho trovato la retta via