Prologue - The Discovery - Black Messiah

There was a time when the world was young and no man had ever trodden the face

of the earth, whence it happened that Odin, foremost und mightiest of the Æsir

dynasty, rode across the vast plains of Æsgaard to feast his very eyes upon his

realm.

His gaze fell upon meadows green, vast and dense forests, rivers and streams

abundant of fish and mighty whose snow-covered peaks reached far into the

endless sky.

After he had ridden for seven days, his gaze fell upon a city stretching far

upon the eastern horizon, never before he had seen this city nor had he deemed

it’s existence to be possible, as the only dynasty supposed of making their

home in Æsgaard was the one of the Æsir.

Odin rode closer and took cover behind an ancient oak tree.

He called upon his ravens Hugin and Minin, to be his eyes and ears,

and sent them forth to scry upon the miracles which might hide beneath the

city walls.

He saw figures of men, looking seemingly alike to his own peaople and he also

saw the miracles they were able to work.

One he saw, was using just the powers of his spirit to grow trees in his garden

and he saw another using his will to call sparkling water frm the plkain earth

to cultivate his fields.

And Odin heard how they spoke to each other.

Thus he became aware of their name.

They called themselves «Vanir»

For three days and three nights his ravens stayed in the city of Vanir and for

three days and three nights he remained hidden behind the ancient oak tree.

Then, when he decided to have seen and heard enough, he summoned back his

messengers and turned away from Vanaheim.

Hastily he rode back towards the sacred halls of Valhalla to give account of

his discovery…

To give account of the terrible threat rising in the east!

C'è stato un tempo in cui il mondo era giovane e nessun uomo aveva mai calpestato la faccia

della terra, donde avvenne che Odino, il primo e il più potente degli Æsir

dinastia, cavalcò attraverso le vaste pianure di Æsgaard per nutrire i suoi stessi occhi con i suoi

regno.

Il suo sguardo cadde su prati verdi, vasti e fitti boschi, fiumi e ruscelli

abbondante di pesci e possente le cui cime innevate arrivavano lontano nel

cielo infinito.

Dopo aver cavalcato per sette giorni, il suo sguardo cadde su una città che si estendeva lontano

all'orizzonte orientale, non aveva mai visto questa città né l'aveva considerata

è esistere per essere possibile, come l'unica dinastia supponeva di creare il loro

casa ad Æsgaard era quella degli Æsir.

Odino si avvicinò e si riparò dietro un'antica quercia.

Invitò i suoi corvi Hugin e Minin, perché fossero i suoi occhi e le sue orecchie,

e li mandò a profetizzare i miracoli che potrebbero nascondersi sotto il

mura della città.

Vide figure di uomini, apparentemente simili alla sua stessa gente e anche lui

vide i miracoli che erano in grado di fare.

Uno che ha visto, stava usando solo i poteri del suo spirito per coltivare alberi nel suo giardino

e vide un altro usare la sua volontà per chiamare acqua frizzante dalla terra di plkain

per coltivare i suoi campi.

E Odino sentì come si parlavano.

Così venne a conoscenza del loro nome.

Si chiamavano «Vanir»

Per tre giorni e tre notti i suoi corvi rimasero nella città di Vanir e per

tre giorni e tre notti rimase nascosto dietro l'antica quercia.

Poi, quando ha deciso di aver visto e sentito abbastanza, ha richiamato il suo

messaggeri e si allontanò da Vanaheim.

Precipitosamente tornò verso le sacre sale del Valhalla per rendere conto

la sua scoperta...

Per rendere conto della terribile minaccia che sorge a est!