L'Heautontimoroumenos (1857) (Self-Tormentor) - Diamanda Galas

No rage, no rancor: I shall beat you

As butchers fell an ox

As Moses smote the rock in Horeb—

I shall make you weep

And by the waters of affliction

My desert will be slaked

My desire, that hope has made monstrous

Will frolic in your tears

As a ship tosses on the ocean—

In my besotted heart

Your adorable sobs will echo

Like an ecstatic drum

For I—am I not a dissonance

In the divine accord

Because of the greedy Irony

Which infiltrates my soul?

I hear it in my voice—that shrillness

That poison in my blood!

I am the sinister glass in which

The Fury sees herself!

I am the knife and the wound it deals

I am the slap and the cheek

I am the wheel and the broken limbs

Hangman and victim both!

I am the vampire at my own veins

One of the great lost horde

Doomed for the rest of my time, and beyond

«To laugh—and smile no more»

Nessuna rabbia, nessun rancore: ti batterò

Come macellai cadde un bue

Mentre Mosè percosse la roccia nell'Oreb...

Ti farò piangere

E dalle acque dell'afflizione

Il mio deserto sarà spennato

Il mio desiderio, quella speranza ha reso mostruoso

Giocherò tra le tue lacrime

Mentre una nave si lancia sull'oceano,

Nel mio cuore prediletto

I tuoi adorabili singhiozzi rimbombano

Come un tamburo estatico

Perché io... non sono una dissonanza

Nell'accordo divino

A causa dell'avida ironia

Quale si infiltra nella mia anima?

Lo sento nella mia voce: quella acutezza

Quel veleno nel mio sangue!

Sono il vetro sinistro in cui

La Furia vede se stessa!

Io sono il coltello e la ferita che infligge

Io sono lo schiaffo e la guancia

Io sono la ruota e gli arti spezzati

Boia e vittima entrambi!

Sono il vampiro nelle mie stesse vene

Uno della grande orda perduta

Condannato per il resto del mio tempo e oltre

«Per ridere e non più sorridere»