Comédie verticale - Diapsiquir

Il se demande s’il a oublié comment on nage

Il espère peut-être avant de se jeter dans les eaux noires et bleues et striées

et sages

De rubans mous couleur de lait

Evidemment, il se souvient de l’odeur particulière des matins de Noël glacés

Des mandarines épluchées et du café, déjà synonyme de théâtre raté

Des sièges de long voyage dans une Renault 6 et des miettes

Ou en Alpha Romeo on chante par coeur les K7

Il se souvient alors de l’oreiller oublié

Bien sûr aussi son frère et leurs premières escapades intimes

Des aurores violentes, des rires des filles faciles

Des lendemains compliqués aux obligations tuantes

Au plaisir de toutes les accomplir

A la joie sans doute de pouvoir toujours y revenir

De la vie des autres

Premières droites qui volent

Et les mâchoires qui lâchent…

Et ça tape, et ça tape, et ça tape, et ça tape

Tout le monde rigole

Et on s’attache

On s’attrape, on s’attrape, on s’attrape, on s’attrape

Des culottes plein la bouche

Et les premiers lâches

Qui partent, qui partent, qui partent, et qui partent

Il retire une couche

Et la peau s’arrache

Et il tape, et il tape, et il tape, et il tape, et il tape

Sous une tente une Anglaise

L’attrape et le déniaise

Puis viennent les connasses

Il s’intéresse plus

Ils n’ont plus rien à se dire c’est tout

La vue d’un sourire l'étouffe

Il s’intéresse plus

Ils n’ont plus rien à se dire c’est tout

La vue d’un sourire l'étouffe

Alors avant de sauter évidemment, il se souvient encore

Tout est beau, on s’en doutera

Et il se demande comment sera son cri

L’ultime haleine sera-t-elle sèche de peur?

Pour l’instant il croque dans tous ses plis

Petite baleine qui pataugerait dans deux trois flaques de sueur

Autant mourir avec panache et dans la joie

Puisque c’est la dernière fois à ce que je sache

Dans quel état t’as laissé ta niche?

Arrête de sourire, t’es pas riche

Tu déranges, tu t’maquilles un peu

Tu déranges, t’es reponsable de tout ça

T’es reponsable de tout ça

Un peu

Si chiede se si è dimenticato di nuotare

Potrebbe sperare prima di gettarsi nelle acque nere e blu striate

e saggio

Nastri morbidi color latte

Ovviamente ricorda l'odore particolare delle gelide mattine di Natale

Mandarini pelati e caffè, già sinonimo di teatro fallito

Sedili per viaggi lunghi in una Renault 6 e briciole

Dove in Alpha Romeo cantiamo a memoria i K7

Poi ricorda il cuscino dimenticato

Naturalmente anche suo fratello e le loro prime scappatelle intime

Albe violente, risate di ragazze facili

Domani complicati con obblighi di uccisione

Non vedo l'ora di realizzarli tutti

Alla gioia, senza dubbio, di poterci tornare sempre

Dalla vita degli altri

Le prime linee rette che volano

E le mascelle che lasciano andare...

E colpisce, e colpisce, e colpisce, e colpisce

Tutti ridono

E ci attacchiamo

Prendiamo, prendiamo, prendiamo, prendiamo

Mutandine piene

E i primi codardi

Chi parte, chi parte, chi parte e chi parte

Si toglie un pannolino

E la pelle si strappa

E lui applaude, e applaude, e applaude, e applaude, e applaude

Sotto una tenda una donna inglese

Prendilo e negalo

Poi vengono le puttane

È più interessato

Non hanno più niente da dirsi, tutto qui

La vista di un sorriso la soffoca

È più interessato

Non hanno più niente da dirsi, tutto qui

La vista di un sorriso la soffoca

Quindi, prima di saltare, ovviamente, ricorda ancora

Tutto è bello, come puoi immaginare

E si chiede come sarà il suo grido

L'ultimo respiro sarà asciutto dalla paura?

Per ora scricchiola in tutte le sue pieghe

Piccola balena che guadarebbe due tre pozzanghere di sudore

Potrebbe anche morire con brio e gioia

Dal momento che questa è l'ultima volta che so

Come hai lasciato la tua cuccia?

Smettila di sorridere, non sei ricco

Ti preoccupi, fai un po' di pace

Ti preoccupi, sei responsabile di tutto questo

Sei responsabile di tutto questo

Un po