Radio Is Everything - Elvis Costello

I’m sitting here wondering if this matchbox will hold my dreams

Will the red head in my arms go up in flames?

Or dissolve mighty regimes with her screams, or so it seems

She dragged my face from the eye to my lip on the rough side of the striking

strip

To the port side of a sinking ship

Staring in a compact mirror

A siren calling from another era

While you made faces and then blew kisses

Drowned in a pool that hypnotized Narcissus

They say I have a perfect face for radio

And a trumpet for listening

A cheek to turn to you

An eye for glistening

Tear that tear from me

Hold it in your memory

Pull away the powder and pain painted dream

Of this and that disgrace

A silver band of marching soles

A button of brass an epaulet of gold

That lenten light, that slight fanfare that consoles

That trivial, sniveling rosary, that ring-a-ding rosemary

Condemned a man, alas, at last, at requiem mass

I sound much better than I look

Like a hero in a book

Now there is too much at stake

But perhaps you mistook my mistake

For the tip in the print you dusted for

From the hand you forgot to shake

Tumbledown Dick said to King Oliver

«I don’t shrink down at the thought of you

Give the people back their ringlet Prince just like you ought to do

Journey far from here like Gulliver

To lands at the edge of everywhere

That we have still to discover

Where there’s a sole of a jackboot in a broken brace

Poised above a human face forever and ever»

You don’t need to see my face

Radio Is Everything

You don’t need to know my name

Radio Is Everything

The lie that I tell

It just doesn’t matter

If I should deceive you

Or if I should flatter

If your bankroll gets thin while some kitty gets fatter

Radio Is Everything

From the straight to the narrow to the broadcast from within

Radio Is Everything

Sono seduto qui a chiedermi se questa scatola di fiammiferi reggerà i miei sogni

La testa rossa tra le mie braccia andrà in fiamme?

O dissolvi potenti regimi con le sue urla, o o almeno così sembra

Ha trascinato la mia faccia dall'occhio al labbro sul lato ruvido del colpo

striscia

A babordo di una nave che affonda

Fissare uno specchio compatto

Una sirena che chiama d'altri tempi

Mentre facevi smorfie e poi mandavi baci

Annegato in una piscina che ipnotizzava Narciso

Dicono che ho un viso perfetto per la radio

E una tromba da ascoltare

Una guancia da porgere a te

Un occhio per luccicare

Strappa da me quella lacrima

Tienilo nella tua memoria

Tira via la polvere e il sogno dipinto dal dolore

Di questa e quella disgrazia

Una fascia d'argento di suole in marcia

Un bottone di ottone una spallina d'oro

Quella luce quaresimale, quel leggero clamore che consola

Quel rosario banale e piagnucoloso, quel rosmarino squillante

Condannato un uomo, ahimè, finalmente alla messa da requiem

Suono molto meglio di come sembro

Come un eroe in un libro

Ora c'è troppo in gioco

Ma forse hai sbagliato il mio errore

Per il suggerimento nella stampa che hai spolverato

Dalla mano che hai dimenticato di stringere

disse Tumbledown Dick a re Oliver

«Non mi rimpicciolisco al pensiero di te

Restituisci alle persone il loro ricciolo Prince proprio come dovresti fare

Viaggio lontano da qui come Gulliver

Per atterrare ai confini di ogni luogo

Che dobbiamo ancora scoprire

Dove c'è una suola di uno stivale in un tutore rotto

In bilico sopra un volto umano per sempre»

Non hai bisogno di vedere la mia faccia

La radio è tutto

Non è necessario che tu conosca il mio nome

La radio è tutto

La bugia che dico

Non importa

Se dovessi ingannarti

O se devo adulare

Se il tuo bankroll si assottiglia mentre un gattino ingrassa

La radio è tutto

Dal rettilineo allo stretto fino alla trasmissione dall'interno

La radio è tutto