Deathmask - Exhumed

A sombre study in an ashen shade of grey, The haunting eyes of the lifeless

Not yet rotten, Embalming fluid stave off incursive decay, Chemicals course

Through passages that life has forgotten, Preservatives bubble and fume shades

Of jaundice and amber, Sequestered alone in my embalming chamber, Unknowing

Unseeing, and laid spread-eagle on the slab, A lackluster piece of meat I

Polish, scrub, and swab… Meticulously grooming and brushing, clipping with

Care, Each detail is attended to as I drag a comb through the hair, I beautify

The blemished face of the deceased, In the hopes that the bereaved will be

Somewhat at peace… This is my endeavour of dubious merit, My morbid

Application of sleight of hand, A charlatan for the mourning and timid, A

Touch up artist for the dead, gone, and bland… To sanitize the ghastly

Countenance of death, Whose true rigors are best left unseen, Powders

Puffs, and chemicals are all that is left, A corpse made to strut, prance, and

Preen… Romanticizing rigor mortis, and death be not vain, Caked with layers

Of powder, toner, and deceipt, I vomit on the floor at the leering, smiling

Face, Leaving the deception not yet fully complete… My make-up kit now

Callously discarded, No more use for toners, blushes, and rouge, Extracting

The tools of dissection, Forceps, scalpels, and pins I eagerly peruse… A

Sanguinary frenzy now ensues, Carving, rending, and generally making a mess

Carbonated embalming fluid foams from vacant eyesockets, Splattering and

Sullying your sunday best… Ineptly mangled and randomly remade, Taking a

Stab at plastic surgery on human remains, Weaving a wretched, fleshy tapestry

Of gore, A collage of tongue, skin, blood, sinew, and brain… Your face

Stricken with total disfiguration, The dignity of death now cruelly erased

Somewhat innappropriately dressed for the somber occasion, No pretense remains

As you’re sent off to your wake…

Uno studio cupo in una sfumatura di grigio cinereo, Gli occhi ossessionanti dei senza vita

Non ancora marcio, Il fluido per l'imbalsamazione evita il decadimento incorsivo, Naturalmente i prodotti chimici

Attraverso passaggi che la vita ha dimenticato, i conservanti emettono bolle e sfumature di fumo

Di ittero e ambra, Sequestrato da solo nella mia camera di imbalsamazione, Ignora

Invisibile e posato ad aquila spiegata sulla lastra, Un pezzo di carne poco brillante I

Lucidare, strofinare e tamponare... Pulire e spazzolare meticolosamente, ritagliare con

Cura, ogni dettaglio è curato mentre trascino un pettine tra i capelli, io abbellisco

Il volto macchiato del defunto, nella speranza che lo sarà il lutto

Un po' in pace... Questo è il mio tentativo di dubbio merito, il mio morboso

Applicazione di un gioco di prestigio, Un ciarlatano per il lutto e il timido, A

Ritocca l'artista per i morti, scomparsi e insipidi... Per disinfettare gli orribili

Volto della morte, i cui veri rigori è meglio non essere visti, Polveri

Sbuffi e sostanze chimiche sono tutto ciò che resta, un cadavere fatto per pavoneggiarsi, saltellare e

Preen... Romanticizzare il rigor mortis, e la morte non sia vana, Incrostata di strati

Di polvere, toner e inganno, vomito sul pavimento alla maliziosa, sorridente

Face, Lasciando l'inganno non ancora del tutto completo... Il mio kit per il trucco ora

Insensibilemente scartato, non più utilizzare per toner, fard e rossetto, estrazione

Gli strumenti di dissezione, pinze, bisturi e spilli che esamino con ansia... A

Ora ne segue una frenesia sanguinolenta, che intaglia, lacera e generalmente fa un pasticcio

Schiume fluide per imbalsamazione gassate da orbite vuote, schizzi e

Insudiciare il meglio della tua domenica... Inettamente mutilato e ricostruito a caso, Prendendo a

Pugnala alla chirurgia plastica sui resti umani, tesse un arazzo miserabile e carnoso

Di gore, un collage di lingua, pelle, sangue, tendini e cervello... La tua faccia

Colpito da totale deturpazione, La dignità della morte ora crudelmente cancellata

Vestito un po' inappropriato per l'occasione cupa, non rimane alcuna pretesa

Quando vieni inviato alla tua veglia...