Di seguito il testo della canzone Les oubliés , artista - Gauvain Sers con traduzione
Testo originale con traduzione
Gauvain Sers
Devant le portail vert de son école primaire
On l’reconnaît tout d’suite
Toujours la même dégaine avec son pull en laine
On sait qu’il est instit
Il pleure la fermeture à la rentrée future
De ses deux dernières classes
Il paraît qu’le motif c’est le manque d’effectif
Mais on sait bien c’qui s’passe
On est les oubliés
La campagne, les paumés
Les trop loin de Paris
Le cadet d’leurs soucis
À vouloir regrouper les cantons d'à côté en 30 élèves par salle
Cette même philosophie qui transforme le pays en un centre commercial
Ça leur a pas suffit qu’on ait plus d'épicerie
Que les médecins se fassent la malle
Y’a plus personne en ville, y’a que les banques qui brillent dans la rue
principale
On est les oubliés
La campagne, les paumés
Les trop loin de Paris
Le cadet d’leurs soucis
Qu’il est triste le patelin avec tous ces ronds-points
Qui font tourner les têtes
Qu’il est triste le préau sans les cris des marmots
Les ballons dans les fenêtres
Même la p’tite boulangère se demande c’qu’elle va faire
De ses bon-becs qui collent
Même la voisine d’en face elle a peur, ça l’angoisse
Ce silence dans l'école
On est les oubliés
La campagne, les paumés
Les trop loin de Paris
Le cadet d’leurs soucis
Quand dans les plus hautes sphères couloirs du ministère
Les élèves sont des chiffres
Y’a des gens sur l’terrain de la craie plein les mains
Qu’on prend pour des sous-fifres
Ceux qui ferment les écoles les cravatés du col
Sont bien souvent de ceux
Ceux qui n’verront jamais ni de loin ni de près
Un enfant dans les yeux
On est les oubliés
La campagne les paumés
Les trop loin de Paris
Le cadet de leur soucis
On est troisième couteau
Dernière part du gâteau
La campagne, les paumés
On est les oubliés
Devant le portail vert de son école primaire
Y’a l’instit du village
Toute sa vie, des gamins
Leur construire un lendemain
Il doit tourner la page
Davanti al cancello verde della sua scuola elementare
Lo riconosciamo subito
Sempre lo stesso look con il suo maglione di lana
Sappiamo che è un istituto
Piange la chiusura al futuro inizio dell'anno scolastico
Delle sue ultime due classi
Sembra che il motivo sia la mancanza di personale
Ma sappiamo cosa sta succedendo
Siamo i dimenticati
La campagna, i perdenti
Troppo lontano da Parigi
La più giovane delle loro preoccupazioni
Volendo raggruppare i cantoni vicini in 30 studenti per stanza
Questa stessa filosofia che fa del paese un centro commerciale
Non era abbastanza per loro che avessimo più generi alimentari
Lascia che i dottori se ne vadano
Non c'è più nessuno in città, solo le banche che brillano per strada
principale
Siamo i dimenticati
La campagna, i perdenti
Troppo lontano da Parigi
La più giovane delle loro preoccupazioni
Com'è triste il villaggio con tutte queste rotonde
che fanno girare la testa
Com'è triste il cortile senza le grida dei marmocchi
I palloncini alle finestre
Anche la piccola fornaia si chiede cosa farà
Dei suoi bon-bec appiccicosi
Anche la vicina dall'altra parte della strada ha paura, la preoccupa
Questo silenzio nella scuola
Siamo i dimenticati
La campagna, i perdenti
Troppo lontano da Parigi
La più giovane delle loro preoccupazioni
Quando nelle sale più alte del ministero
Gli studenti sono numeri
Ci sono persone sul campo con il gesso pieno di mani
Che prendiamo per subalterni
Chi chiude le scuole le cravatte
Sono spesso di quelli
Quelli che non vedranno mai da lontano o da vicino
Un bambino negli occhi
Siamo i dimenticati
La campagna perduta
Troppo lontano da Parigi
La più giovane delle loro preoccupazioni
Siamo il terzo coltello
Ultima fetta di torta
La campagna, i perdenti
Siamo i dimenticati
Davanti al cancello verde della sua scuola elementare
C'è l'insegnante del villaggio
Tutta la sua vita, ragazzi
Costruisci loro un domani
Deve voltare pagina
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