L'hécatombe - Georges Brassens
С переводом

L'hécatombe - Georges Brassens

  • Anno di rilascio: 2011
  • Lingua: francese
  • Durata: 1:59

Di seguito il testo della canzone L'hécatombe , artista - Georges Brassens con traduzione

Testo " L'hécatombe "

Testo originale con traduzione

L'hécatombe

Georges Brassens

Оригинальный текст

Au marché de Briv'-la-Gaillarde

À propos de bottes d’oignons

Quelques douzaines de gaillardes

Se crêpaient un jour le chignon

À pied, à cheval, en voiture

Les gendarmes mal inspirés

Vinrent pour tenter l’aventure

D’interrompre l'échauffourée

Or, sous tous les cieux sans vergogne

C’est un usage bien établi

Dès qu’il s’agit d’rosser les cognes

Tout le monde se réconcilie

Ces furies perdant tout' mesure

Se ruèrent sur les guignols

Et donnèrent je vous l’assure

Un spectacle assez croquignol

En voyant ces braves pandores

Être à deux doigts de succomber

Moi, j’bichais car je les adore

Sous la forme de macchabées

De la mansarde où je réside

J’exitais les farouches bras

Des mégères gendarmicides

En criant: «Hip, hip, hip, hourra!»

Frénétique l’une d’elles attache

Le vieux maréchal des logis

Et lui fait crier: «Mort aux vaches

Mort aux lois, vive l’anarchie!»

Une autre fourre avec rudesse

Le crâne d’un de ses lourdauds

Entre ses gigantesques fesses

Qu’elle serre comme un étau

La plus grasse de ses femelles

Ouvrant son corsage dilaté

Matraque à grand coup de mamelles

Ceux qui passent à sa portée

Ils tombent, tombent, tombent, tombent

Et selon les avis compétents

Il paraît que cette hécatombe

Fut la plus bell' de tous les temps

Jugeant enfin que leurs victimes

Avaient eu leur content de gnons

Ces furies comme outrage ultime

En retournant à leurs oignons

Ces furies à peine si j’ose

Le dire tellement c’est bas

Leur auraient mêm' coupé les choses

Par bonheur ils n’en avait pas

Leur auraient mêm' coupé les choses

Par bonheur ils n’en avait pas

Перевод песни

Al mercato di Briv'-la-Gaillarde

A proposito di mazzi di cipolle

Poche dozzine di galliarde

Un giorno paralizzò il panino

A piedi, a cavallo, in macchina

Poliziotti fuorviati

È venuto a provare l'avventura

Per rompere la colluttazione

Ora sotto tutti i cieli senza vergogna

È un uso consolidato

Non appena si tratta di battere i cognes

Tutti fanno pace

Queste furie perdono tutto

Si precipitò sulle corna

E ha dato te lo assicuro

Un bel spettacolo di croquignol

Vedere questi coraggiosi Pandora

Essere vicino a soccombere

Io, ero incazzato perché li adoro

Sotto forma di rigidi

Dalla soffitta dove risiedo

Sono uscito dalle braccia feroci

Toporagni gendarmidici

Gridando: "Anca, anca, anca, evviva!"

Uno di loro si attacca freneticamente

Il vecchio sergente

E farlo urlare: "Morte alle mucche

Morte alle leggi, viva l'anarchia!

Un'altra spinta all'incirca

Il teschio di uno dei suoi pesi massimi

Tra le sue natiche gigantesche

Che lei stringe come una morsa

La più grassa delle sue femmine

Aprendo il suo corpetto dilatato

Mammella Blow Club

Quelli che passano alla sua portata

Stanno cadendo, cadendo, cadendo, cadendo

E secondo pareri competenti

Sembra che questa carneficina

Era il più bello di tutti i tempi

Finalmente a giudicare che le loro vittime

Aveva fatto il pieno di gnon

Queste furie come ultimo oltraggio

Tornando alle loro cipolle

Queste furie difficilmente se oso

Per dirlo così in basso

Avrei anche tagliato le cose per loro

Per fortuna non ne avevano.

Avrei anche tagliato le cose per loro

Per fortuna non ne avevano.

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