Salute from the Underworld - Immer

where shine and fame can´t find the path

where grass doesn’t grow of luck of shine

where all of good news never arrive

there you look for us and our rights

stones and dust, marsh and morass

underground stench, it revenge us

for protruding heads, for unsorted ones

for aversion to clap to safe our palms

we’re underground,

invisible and covered

dirty of mud and tired

but we´re ourselves and kept unbroken

darkness and cold, rebel house

underground castle, shelter of dreams

raised head, wild soul

free minds, open hearts

we’re underground,

invisible and covered

dirty of mud and tired

but we´re ourselves and kept unbroken

fame with its shine — confusing think

pink orchard changes into dark forest

glittering gold turns into dust

as higher level as harder falling is

head tilted back, slapping palms

eyes pointed up, they looking at them

they falling down with horror on the faces

tears repent from the eyes, don’t wanna underground

salute from the underworld

salute to the empire

where gold is glittering for now

where meanwhile is the paradise

dove splendore e fama non riescono a trovare la strada

dove l'erba non cresce di fortuna di splendore

dove tutte le buone notizie non arrivano mai

lì cerchi noi e i nostri diritti

pietre e polvere, palude e palude

fetore sotterraneo, ci vendica

per teste sporgenti, per quelle indifferenziate

per l'avversione ad applaudire per salvare i nostri palmi

siamo sottoterra,

invisibile e coperto

sporco di fango e stanco

ma siamo noi stessi e siamo rimasti intatti

buio e casa fredda e ribelle

castello sotterraneo, rifugio dei sogni

testa alzata, anima selvaggia

menti libere, cuori aperti

siamo sottoterra,

invisibile e coperto

sporco di fango e stanco

ma siamo noi stessi e siamo rimasti intatti

fama con il suo splendore - pensare confuso

il frutteto rosa si trasforma in foresta oscura

l'oro scintillante si trasforma in polvere

tanto più alto quanto più difficile è la caduta

testa inclinata all'indietro, schiaffeggiando i palmi

occhi puntati verso l'alto, li guardano

cadono con orrore sui volti

le lacrime si pentono dagli occhi, non voglio sottoterra

saluto dagli inferi

saluto all'impero

dove l'oro sta luccicando per ora

dove intanto è il paradiso