Afortunado - Joan Sebastian

Yo naci con la fortuna de no ser acaudalado

Mi ranchito y lo que tengo

Mi trabajo me ha costado

Duermo tranquilo mis noches

Porque a nadie le he robado

No hay que ser tan ambicioso

Con que alcance aunque no sobre

Es verdad me gusta el oro

Pero no desprecio el cobre

Lo que es mas hasta valoro

Las ventajas de ser pobre

Cuando no tienes de sobra

No hay amor interesado

Ni problemas con hacienda

Ni hay un pobre secuestrado

Siempre doy gracias al cielo

De ser tan afortunado

Ayer parando la oreja

Se los cuento aqui en confianza

Escuche a un buey que se queja

Que la plata no le alcanza

Y en lugar de chambiar duro

Se anda rascando la panza

No hay que ser tan ambicioso

Mucho menos conformista

Cuando yo no tenia carro

Me soñaba en la autopista

Y eso que andaba en burrito

En mis tiempos de agrarista

Cuando no tienes de sobra

No hay amor interesado

Ni problemas con hacienda

Ni hay un pobre secuestrado

Siempre doy gracias al cielo

De ser tan afortunado

Y creo en la divina providencia, si señor

Sono nato con la fortuna di non essere ricco

Il mio piccolo ranch e quello che ho

Il mio lavoro mi è costato

Dormo tranquillamente le mie notti

Perché non ho rubato a nessuno

Non devi essere così ambizioso

Con che portata anche se non finita

È vero che mi piace l'oro

Ma non disdegno il rame

Per di più ho anche valore

I vantaggi di essere poveri

Quando non devi risparmiare

nessun amore interessato

Nessun problema con la finanza

Né c'è un povero rapito

Ringrazio sempre il cielo

essere così fortunato

Ieri tappare l'orecchio

Glielo dico qui in confidenza

Ascolta un bue lamentarsi

Che i soldi non bastano

E invece di cambiare duro

Si sta grattando la pancia

Non devi essere così ambizioso

molto meno conformista

Quando non avevo la macchina

Ho sognato in autostrada

E che era in un burrito

Ai miei tempi da agrario

Quando non devi risparmiare

nessun amore interessato

Nessun problema con la finanza

Né c'è un povero rapito

Ringrazio sempre il cielo

essere così fortunato

E credo nella divina provvidenza, sì signore