Di seguito il testo della canzone Memory Palace , artista - John Frum con traduzione
Testo originale con traduzione
John Frum
Propelling through the unknown, the world split in twain
Tessellating ad infinitum, one was too small to grasp the scope
An endless expanse of the protocosmic horizon lay in full upon the edges of
what could no longer be considered reality
Knowing not where I existed, only that I was among the insubstantial truth
I communed with naught
The being craved a new arena
The mind became pregnant with the concept of the new universe
And in that moment, I rewrote the sacred scripts
I waged the interminable war
I solved the formulas yet to be proposed
I became the primordial, abolishing death, expanding into consciousness
Egression denied as dimensions phase
Many planes awaited the arrival of a new reality
Choosing the one that vibrated to the pulse of existence
The body mutated rapidly, selecting a new form
As big as a thought
As small as a god
Upon emergence from creation
There awaited an opaque world faceted of one’s own reflection
But the eyes of the world surveyed itself with reproach
Such hubris this one had to fancy himself a creator
To bring a world to fruition with the damaged sensibility of man
Unknown hues streak across endless depths of sullen gloom
Effulgent emanations retreat from an innate approach
The incumbent Chaos, ultimate arbiter of creation
Welcomes this new inhabitant with destruction’s caress
Spingendosi attraverso l'ignoto, il mondo si è diviso in due
Tessellando all'infinito, uno era troppo piccolo per afferrare la portata
Un'infinita distesa dell'orizzonte protocosmico giaceva in pieno ai bordi di
ciò che non poteva più essere considerato realtà
Non sapendo dove esistevo, solo che ero tra la verità inconsistente
Non ho comunicato con niente
L'essere desiderava una nuova arena
La mente è rimasta incinta del concetto del nuovo universo
E in quel momento, riscrissi le sacre scritture
Ho condotto la guerra interminabile
Ho risolto le formule ancora da proporre
Sono diventato il primordiale, abolendo la morte, espandendomi nella coscienza
Egressione negata come fase delle dimensioni
Molti aerei attendevano l'arrivo di una nuova realtà
Scegliere quello che vibrava al ritmo dell'esistenza
Il corpo è mutato rapidamente, selezionando una nuova forma
Grande come un pensiero
Piccolo come un dio
All'emergere dalla creazione
Ci attendeva un mondo opaco sfaccettato dal proprio riflesso
Ma gli occhi del mondo si scrutavano con rimprovero
Tale arroganza questo doveva immaginarsi un creatore
Portare a compimento un mondo con la sensibilità danneggiata dell'uomo
Sfumature sconosciute si diffondono attraverso infinite profondità di cupa oscurità
Le emanazioni splendenti si ritirano da un approccio innato
L'incombente Caos, l'ultimo arbitro della creazione
Accoglie questo nuovo abitante con una carezza di distruzione
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