Di seguito il testo della canzone Dientes del León , artista - La Raíz, Auxili con traduzione
Testo originale con traduzione
La Raíz, Auxili
Cuando tu mente calla, también callan tus agallas
Nunca te vi, canalla, compartir esta batalla
Dar patadas a la valla, hará que caiga esa muralla
Tengo algo de animal, algo que ruge y estalla
Soy el nacido en un país desconocido
El que vive abajo, el que busca trabajo
Soy las montañas de este puto vertedero
La segunda mano apuntando al cielo
Quizá sea tarde, quizá sea pronto, que pare ya este baile de locos
Mi Sabana guarda las huellas de un pueblo que canta
Soy los dientes del león, que duerme con un ojo abierto
Africano bailador, como el viento del desierto
Soy las pieles del tambor, las chilabas de esos cuerpos
Africano bailador, africano sentimiento
Recuerdo y pinto una selva, pinto los ríos, pinto la sequía de los míos
Pinto nuestro calor, frente a tu mundo frío
Grandes lagos, dos océanos y nuevos desafíos
Pinto el Cabo de Buena esperanza
Un continente hermano, un diamante robado
Recuerdo el cuerno, una isla y un oasis
La luz del sur y aquí este cielo gris
El pasado del esclavo, el origen del humano
Jamás se podrá cerrar la herida colonial
Pinto niños soldados, a un negro licenciado
Y el bastón de aquel anciano, que no conoció la paz
Y mis nómadas son un huracán sin freno
Que no, que no, mi tierra no descansa
Mi sabana guarda las huellas de un pueblo que canta
Soy los dientes del león, que duerme con un ojo abierto
Africano bailador, como el viento del desierto
Soy las pieles del tambor, las chilabas de esos cuerpos
Africano bailador, africano sentimiento
Quando la tua mente è silenziosa, lo sono anche le tue viscere
Non ti ho mai visto, mascalzone, condividere questa battaglia
Calciare la recinzione farà crollare quel muro
Ho qualcosa di animale, qualcosa che ruggisce ed esplode
Io sono quello nato in un paese sconosciuto
Quello che abita al piano di sotto, quello che cerca lavoro
Io sono le montagne di questa fottuta discarica
La lancetta dei secondi che punta al cielo
Forse è troppo tardi, forse è presto, smetti di ballare
La mia Sabana conserva le tracce di un popolo che canta
Io sono i denti del leone, che dorme con un occhio aperto
Ballerina africana, come il vento del deserto
Io sono le pelli del tamburo, le djellabe di quei corpi
Ballerino africano, sentimento africano
Ricordo e dipingo una giungla, dipingo i fiumi, dipingo la mia siccità
Dipingo il nostro calore, davanti al tuo mondo freddo
Grandi laghi, due oceani e nuove sfide
Dipingo il Capo di Buona Speranza
Un continente gemello, un diamante rubato
Ricordo il corno, un'isola e un'oasi
La luce del sud e qui questo cielo grigio
Il passato dello schiavo, l'origine dell'umano
La ferita coloniale non può mai essere chiusa
Dipingo bambini soldato, un laureato nero
E il bastone di quel vecchio, che non conosceva la pace
E i miei nomadi sono un uragano senza freno
No, no, la mia terra non riposa
La mia savana conserva le tracce di un popolo che canta
Io sono i denti del leone, che dorme con un occhio aperto
Ballerina africana, come il vento del deserto
Io sono le pelli del tamburo, le djellabe di quei corpi
Ballerino africano, sentimento africano
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