Donde Descansa La Esperanza - Nach
С переводом

Donde Descansa La Esperanza - Nach

  • Альбом: Los Viajes Inmóviles

  • Anno di rilascio: 2013
  • Lingua: spagnolo
  • Durata: 5:19

Di seguito il testo della canzone Donde Descansa La Esperanza , artista - Nach con traduzione

Testo " Donde Descansa La Esperanza "

Testo originale con traduzione

Donde Descansa La Esperanza

Nach

Оригинальный текст

A veces la ciudad se ensucia y no vemos con claridad

Pero si miramos fijamente ahí está

Es difícil, porque el caos deslumbra y la pupila se hace rígida

Y más que en conectar perdemos tiempo en vigilar, la vida es líquida

Escapa de nuestras manos

Entre muecas fingidas y esfuerzos que son en vano

Pero he visto la esperanza descansar en frases calmadas y justas

En sonrisas etruscas

En ojos despeñados pero que aún buscan y no se asustan

En pasos pacientes, en chistes, en charlas

En gestos que no palpan la felicidad pero saben imaginarla

La ciudad se desmorona sobre nuestros brazos cansados

Y solo aguantan aquellos armados con lo que han amado

Aquellos que no se ocultan, ni culpan a otros de sus pecados

Porque las calles se expanden como nuestra soledad extraordinaria

Y solo la esperanza palia tanta fatiga diaria

Allí descansa

En tascas, donde se cambia el mundo en siete tragos de Gin-tonic

En barrios, donde importa más el talento que llevas dentro que el money

En trabajos forzados pero que no nos someten

En miedos extirpados y echados en el retrete

En grilletes que se rompen, cabezas que se levantan

Preguntas que se responden y en canciones que se cantan

Arrinconando al corrupto, en scratches al sistema

En ilusiones que queman y chocan contra el tumulto

Yo la vi

Vi a la esperanza dormida en limbos de conformismo

Y de pronto despertó como en mañanas de domingo

Y ahora distingo guerreros vikingos luchando en mares de brea

Salir a flote cuando la marea de la ciudad tambalea sus ideas

¿Qué pasa cuando flaqueas?

La cabeza te hierve y nadie te ve

Cuando la calderilla no da para la papilla de tu doble V

Y ves que la presión aprieta, y tu vida se agrieta por cada ranura

Por tanta tortura, por falta de aventuras

Por la repetición que pudre nuestra frescura

Y entre la excusa y la brisa sumisa la calma no se divisa

Entre lisas cornisas resbaladizas, y mentiras que se televisan

Pero si algo sé, es que la verdad es sincera y concisa

Y que no hay arma más mortífera que la sonrisa

La esperanza descansa en sueños de resistente grafeno

En vasos medio llenos, en gestos obscenos ante ideologías del pleistoceno

Yo la vi, y la hice renacer en mis ratos de placer

Con fé, en planes que tracé tras un sorbo de café

La vi, cuando me abrace y quise congelar el tiempo

Cuando alcancé la luz gracias al conocimiento

Cuando lloré mi desgracia y vi que solo yo podía hacer algo

Aunque el túnel de la tristeza se hiciera largo

Solo yo podía hacer algo, pintar mi blanco y negro

Y transformarlo en el color con el que hoy celebro

La fiesta de mis desastres

Un día la esperanza me dijo: ''No hay nada más inútil que lamentarse''

Solo hay que levantarse y decir basta

Tener un plan para realizar, paralizar cada huracán que te devasta

Sacar la casta que hay en ti

Aunque a veces sea difícil como infancias en Haití

Y si vendí mi alma al diablo, fue para alimentar a los míos

Calmar su frío, y he sufrido el sucio vacío que impera en aceras

Y he entendido, que si miras fijamente ahí fuera, no verás fronteras

Solo nuevas maneras que se revelan, verás excusas embusteras

Echadas en papeleras, verás diablos de alma buena

Y fieras de sonrisa sincera, si miras fijamente veras que…

La esperanza descansa donde menos te lo esperas

Перевод песни

A volte la città si sporca e non si vede bene

Ma se guardiamo da vicino eccolo

È difficile, perché il caos abbaglia e la pupilla si irrigidisce

E più che nel connetterci perdiamo tempo nel monitoraggio, la vita è liquida

sfuggire dalle nostre mani

Tra facce false e sforzi vani

Ma ho visto la speranza riposare in frasi calme e giuste

Nei sorrisi etruschi

Con gli occhi incerti ma ancora guardando e non spaventato

A passi pazienti, a battute, a chiacchiere

In gesti che non palpano la felicità ma sanno immaginarla

La città si sgretola sulle nostre braccia stanche

E solo chi è armato di ciò che ha amato resiste

Coloro che non si nascondono, né incolpano gli altri dei loro peccati

Perché le strade si espandono come la nostra straordinaria solitudine

E solo la speranza allevia tanta fatica quotidiana

lì resto

Nei bar, dove il mondo è cambiato in sette gin tonic

Nei quartieri, dove il talento che hai dentro conta più dei soldi

Ai lavori forzati ma non ci sottomettono

Nelle paure sradicate e gettate nel gabinetto

In ceppi che si spezzano, teste che si alzano

Domande che trovano risposta e nelle canzoni che vengono cantate

Mettere all'angolo il corrotto, in graffi al sistema

In illusioni che bruciano e si infrangono contro il tumulto

l'ho vista

Ho visto la speranza addormentata nel limbo del conformismo

E all'improvviso si è svegliato come domenica mattina

E ora vedo guerrieri vichinghi che combattono in mari di pece

Rimani a galla quando la marea della città scuote le tue idee

Cosa succede quando vacilli?

Ti ribolle la testa e nessuno ti vede

Quando il piccolo cambiamento non basta per la polenta della tua doppia V

E vedi che la pressione si stringe e la tua vita si incrina ad ogni crepa

Per tanta tortura, per mancanza di avventure

Per la ripetizione che marcisce la nostra freschezza

E tra la scusa e la brezza remissiva non si vede la calma

Tra sporgenze lisce e scivolose e bugie che vengono trasmesse in televisione

Ma se so qualcosa, è che la verità è sincera e concisa

E che non esiste arma più letale del sorriso

La speranza riposa nei sogni del grafene duro

In bicchieri mezzi pieni, in gesti osceni prima delle ideologie pleistoceniche

L'ho vista, e l'ho fatta rinascere nei miei momenti di piacere

Con fede, nei piani che ho tracciato dopo un sorso di caffè

L'ho vista, quando mi ha abbracciato e ho voluto fermare il tempo

Quando ho raggiunto la luce grazie alla conoscenza

Quando ho pianto la mia disgrazia e ho visto che solo io potevo fare qualcosa

Anche se il tunnel della tristezza è diventato lungo

Solo io potevo fare qualcosa, dipingere il mio bianco e nero

E trasformalo nel colore con cui celebro oggi

La festa dei miei disastri

Un giorno la speranza mi ha detto: "Non c'è niente di più inutile del rimpianto"

Devi solo alzarti e dire basta

Avere un piano da realizzare, paralizzare ogni uragano che ti devasta

Tira fuori la casta che è in te

Anche se a volte è difficile come l'infanzia ad Haiti

E se ho venduto la mia anima al diavolo, è stato per nutrire la mia

Calma il tuo raffreddore, e ho sofferto il vuoto sporco che prevale sui marciapiedi

E ho capito che se guardi là fuori, non vedrai confini

Solo nuovi modi di rivelare, vedrai scuse bugiarde

Gettato nei cassonetti, vedrai diavoli con anime buone

E bestie dal sorriso sincero, se guardi bene vedrai che...

La speranza riposa dove meno te lo aspetti

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