Entre El Placer Y El Dolor - Nach, Santiuve

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Un placer y un dolor se alojan en mis hojas

Hojas venenosas como El nombre de la Rosa

Para sacar la basura invertí en bolsa

Si aún alguna vez consigo ver su tez en los test de Rorschach

Y a preguntas embarazosas

Diré que mis neurosis tímidas y escandalosas

Me echaron tierra y crecí entre las baldosas

Y me convertí en la flor que huele a nada y dice cosas

En mi alcoba hay una toga y una soga más me ahoga

No gané gratis ni un dolar, compuesto y sin polola a mil por hora

Me dicen Ana y digo Lola

Dicen ama y digo pola, eso es lo que soy ahora

Al margen de esta habilidad se gesta esta inestabilidad de vida

Mi debilidad deliberada y puedo verme a mi en la grada

Entre el público esperando un algo aceptando el nada

Mordiéndome las yemas ya

Entre el yin y el yang, entre el fin y el plan

Haciendo gárgaras con vino bueno, masticando pan

Poniéndome moreno tirando a cian, tirando a cien

Sin ninguno en la mano, mimando al clan

Atando a cabos a azar y cayendo en la gracia

La revolución empieza en uno, el secreto está en la masa

Acepté mi soledad como volver a casa

¿Porqué luchar contra mi sombra si me abraza?

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Cuando tantos te rodean y estás solo

No encuentras el modo de escapar de un lodo que lo inunda todo

Cuando te ven como a un rey pero no encuentras tronos

Y tu autoestima te convierte en plastilina contra el plomo

Hoy me asomo al precipicio dispuesto a vencer mi vértigo

Dispuesto a atar a mi yo cínico y escéptico

A conversar junto a mi rostro en el espejo

Solos los dos, a olvidar los contras y ver los pros

Cometí mil errores, pero ¿quién no?

Crecí haciendo las maletas para escapar del invierno

Ahora estoy desaprendiendo, limpiando mi armario

Honrando a quien me quiere sin pedirme nada a cambio

Mis dudas fueron ogros, sus soplos me hicieron daño

Mis logros fueron chorros de aire ante el desengaño

Y convivo con él aunque los años parezcan losas

Y ciertas cosas te maten la fe, y es que…

Tantas putada dejó mi piel amputada

Tanta gente preocupada dice: «ya no disfrutas con nada»

Rutas que acaban en la misma encrucijada siempre

Reconstruyendo ese tente constantemente

Hoy amanece y de repente olvido que estuve herido

Vivo tranquilo aunque mi mente juegue conmigo

El vencedor y el vencido discuten, eterna charla

¿Porqué luchar contra mi sombra si puedo abrazarla?

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Entre el placer y el dolor

Entre la flor y la espina

Entre la vida y la muerte la línea es fina

Entre el miedo y el amor

Entre el rencor que nos contamina

Entre la paz y nuestra falta de autoestima

Vivimos divorciándonos de nuestro espíritu

Reconciliándonos

Reanimándonos al abrir un bloc y pegarle fuego

Remando felices a contracorriente

Incompletos pero felices

Santiuve, Nach

Vivimos abrazando nuestra sombra

Arropados por nuestra sombra

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Un piacere e un dolore restano tra le mie foglie

Foglie velenose come il nome della rosa

Per portare fuori l'immondizia ho investito in borsa

Se potrò ancora vedere la sua carnagione nei test di Rorschach

E domande imbarazzanti

Dirò che le mie nevrosi timide e scandalose

Mi hanno gettato della terra addosso e io sono cresciuto tra le piastrelle

E io sono diventato il fiore che non odora di nulla e dice cose

Nella mia camera c'è una toga e un'altra corda mi soffoca

Non guadagnavo un dollaro gratis, truccata e senza fidanzata a mille all'ora

Mi chiamano Ana e io dico Lola

Dicono amore e io dico pola, ecco cosa sono adesso

Al di fuori di questa capacità, questa instabilità della salute sta crescendo

La mia deliberata debolezza e io posso vedermi sugli spalti

Tra il pubblico in attesa di qualcosa che accetta il nulla

Mi sto già mordendo i tuorli

Tra lo yin e lo yang, tra la fine e il piano

Gargarismi con del buon vino, masticazione del pane

Abbronzarsi lanciando ciano, lanciando cento

Senza nessuno in mano, coccolando il clan

Legare fini casuali e cadere in disgrazia

La rivoluzione inizia in uno, il segreto è nell'impasto

Ho accettato la mia solitudine come se tornassi a casa

Perché combattere la mia ombra se mi abbraccia?

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Quando tanti ti circondano e sei solo

Non riesci a trovare un modo per scappare da un fango che inonda tutto

Quando ti vedono come un re ma non trovi troni

E la tua autostima ti trasforma in argilla contro il vantaggio

Oggi guardo oltre il precipizio desideroso di superare le mie vertigini

Disposto a legare il mio io cinico e scettico

Per parlare accanto alla mia faccia allo specchio

Solo noi due, per dimenticare i contro e vedere i pro

Ho fatto mille errori, ma chi non lo fa?

Sono cresciuto facendo le valigie per sfuggire all'inverno

Ora sto disimparando, pulendo il mio armadio

Onorare chi mi ama senza chiedere nulla in cambio

I miei dubbi erano orchi, i loro colpi mi facevano male

I miei successi sono stati getti d'aria di fronte alla delusione

E vivo con lui anche se gli anni sembrano lastre

E certe cose uccidono la tua fede, e cioè...

Così tante femmine hanno lasciato la mia pelle amputata

Tante persone preoccupate dicono: "non ti diverti più niente"

Percorsi che finiscono sempre allo stesso bivio

Ricostruendo costantemente quella tenda

Oggi sorge e all'improvviso dimentico di essere stato ferito

Vivo con calma anche se la mia mente gioca con me

Il vincitore e il perdente discutono, discorsi eterni

Perché combattere la mia ombra se posso abbracciarla?

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Tra piacere e dolore

Tra il fiore e la spina

Tra la vita e la morte il confine va bene

tra paura e amore

Tra il rancore che ci contamina

Tra la pace e la nostra mancanza di autostima

Viviamo divorziando dal nostro spirito

riconciliare

Rianimarci aprendo un pad e dandogli fuoco

Pagaiando felicemente contro corrente

incompleto ma felice

Santiuve, Nach

Viviamo abbracciando la nostra ombra

Avvolto nella nostra ombra