Di seguito il testo della canzone Photos from When We Were Young , artista - Nana Grizol con traduzione
Testo originale con traduzione
Nana Grizol
I was looking at photos from when we were young
Your hair is light blue and you’re smiling in one
And it’s a strange remembrance brought on by this semblance
Oh we were so serious, shy, inexperienced
Oh so unsure of ourselves
Making mistakes without anyone’s help
And I thought of the ways I remember you well
Some sweet recollection of redwoods and raspberry vines
Boys you wrote postcards to numerous times
The uncertainty then
Like some sentence of sin
Punctuated by moments of tenderness
When there were long conversations, sharing of beds
Walks home from swimming pools
Giddy, impressionable, the distance grew up like the night
Decisions were silence or preemptive flight
Yeah the queer kids I knew, we did tend to be shy
And your parents just couldn’t get over their shit
They spoke of how all their ambitions were split
But they still let you in and tried to pretend
Now you let them refer to your lovers as friends
And I wish they could see how it hurts
Or affirm your existence with interested words
Yeah their self-obsession's a patriarch’s curse
So you made a family from people you found
Your grew into yourself with those weirdos around
Late nights talking at home, or dancing 'til dawn
Or driving all day, 'cause you’re sick of the phone
Yeah, the good ones they tend to leave town
It helps to write letters and say «come on down»
Yeah I’m so much better when you’re around
And I think of you when I put on your old clothes
We don’t talk all that often, who ever does?
But I’ll visit you soon and sing you a tune
About finding a family somewhere in the ruins
Of the expectations we once knew
We’ll try to make peace with our patriarchs too
Stavo guardando le foto di quando eravamo giovani
I tuoi capelli sono azzurri e sorridi in uno
Ed è uno strano ricordo causato da questa parvenza
Oh, eravamo così seri, timidi, inesperti
Oh così insicuro di noi stessi
Fare errori senza l'aiuto di nessuno
E ho pensato ai modi in cui ti ricordo bene
Qualche dolce ricordo di sequoie e viti di lampone
Ragazzi a cui hai scritto cartoline numerose volte
L'incertezza quindi
Come una frase di peccato
Punteggiato da momenti di tenerezza
Quando c'erano lunghe conversazioni, condivisione di letti
Torna a casa dalle piscine
Vertiginoso, impressionabile, la distanza cresceva come la notte
Le decisioni erano il silenzio o la fuga preventiva
Sì, i ragazzi queer che conoscevo, tendevamo ad essere timidi
E i tuoi genitori non riuscivano a superare la loro merda
Hanno parlato di come tutte le loro ambizioni fossero divise
Ma ti hanno comunque fatto entrare e hanno cercato di fingere
Ora consenti loro di riferirsi ai tuoi amanti come ad amici
E vorrei che potessero vedere come fa male
O afferma la tua esistenza con parole interessate
Sì, la loro ossessione per se stessi è una maledizione del patriarca
Quindi hai creato una famiglia da persone che hai trovato
Sei cresciuto in te stesso con quegli strambi in giro
A tarda notte parlando a casa o ballando fino all'alba
O guidare tutto il giorno, perché sei stufo del telefono
Sì, quelli buoni tendono a lasciare la città
Aiuta a scrivere lettere e dire "vieni giù"
Sì, sto molto meglio quando ci sei tu
E penso a te quando indosso i tuoi vecchi vestiti
Non parliamo così spesso, chi mai lo fa?
Ma verrò presto a trovarti e ti canterò una melodia
Sul trovare una famiglia da qualche parte tra le rovine
Delle aspettative che conoscevamo una volta
Cercheremo di fare pace anche con i nostri patriarchi
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