Intra Venus - Ne Obliviscaris

Ghosts of porcelain waste

The innocence in faith

Through translucent eyes

In shifting shades of pale upon pale

Writhing across the neverwhere

Haunting reflections of the mirrored void

Is this the end of everything we love?

The wounds of life weaving the loom

Dwellers in the deep… worlds entombed

Of all the fragile, their desolate veins

Ravenous hearts, euphoric suffering

Poison of the well, where the black tongues sing

Intra Venus quickens

A curse of life

Bequeathed, gorging sanguine like cancer

They prey for blood, wretched are the gods

For the stillborn suns of never

They are the severed

The lifeline to end forever

Lanced, earthen flesh of enslavement… intravenous

Descending liquid shadows, all entwining

Their distant sights weaving the loom

Dwellers in the deep… drift below

Fantasmi di rifiuti di porcellana

L'innocenza nella fede

Attraverso occhi traslucidi

In mutevoli sfumature di pallido su pallido

Contorcendosi nel nulla

Riflessi ossessionanti del vuoto specchiato

È questa la fine di tutto ciò che amiamo?

Le ferite della vita che tessono il telaio

Abitanti negli abissi... mondi sepolti

Di tutti i fragili, le loro vene desolate

Cuori famelici, sofferenza euforica

Veleno del pozzo, dove cantano le lingue nere

Intra Venere accelera

Una maledizione della vita

Lasciato in eredità, rimpinzandosi di sangue come un cancro

Predano il sangue, miseri gli dèi

Per i soli nati morti di mai

Sono i mozzati

L'ancora di salvezza per finire per sempre

Carne lacerata e terrosa di schiavitù... per via endovenosa

Ombre liquide discendenti, tutte intrecciate

Le loro visioni lontane che tessono il telaio

Gli abitanti degli abissi... vanno alla deriva sotto