Die Stimme im Sturm - Nenia C'Alladhan
С переводом

Die Stimme im Sturm - Nenia C'Alladhan

  • Альбом: Nenia C'Alladhan

  • Anno di rilascio: 2008
  • Lingua: tedesco
  • Durata: 8:53

Di seguito il testo della canzone Die Stimme im Sturm , artista - Nenia C'Alladhan con traduzione

Testo " Die Stimme im Sturm "

Testo originale con traduzione

Die Stimme im Sturm

Nenia C'Alladhan

Оригинальный текст

Jenseits der Grenzen dieses Reiches

Zog eine Bardin weit durch das Land

Sie kam mit dem Wind und sie folgte dem Morgen

Der Spielleute Freiheit ist fern aller Sorgen…

Und so fand sie das Schloss an der Klippe Rand

Und hatte die Zeichen nicht erkannt:

Das Dunkle des Himmels, des Sturmes Lied

Das zu fliehen und niemals der Rückkehr ihr riet

Doch sie schritt durch die Pforten, zu seh’n und zu hör'n…

Wem mag dieses Schloss an der Klippe gehör'n?

Sie fand leere Gänge und einsame Hallen

Still und verlassen, dunkel und kalt

So, als hätte ein Fluch alles Leben verbannt

Und schon spürte sie schaudernd des Grauens Hand

Als sie Schritte vernahm, wie in Ferne verhallt

Und sah sie im Licht dort nicht eine Gestalt?

Und sie folgte dem Schatten hinauf in den Turm

Hoch über der Klippe, im tosenden Sturm…

Und verharrte plötzlich mitten im Schritt

Als aus Schatten und Dunkel ein Mann vor sie tritt

Schrecken durchfuhr sie und ängstliches Zaudern

Doch das Licht seiner Augen zog sie in Bann

Und mit dunklen Wogen, die ihn umgaben

Schien er sich an ihrem Entsetzen zu laben…

Bevor er leise zu sprechen begann

Und bat, dass sie ihr traurigstes Lied für ihn sang

Doch so sanft seine Stimme auch erst in ihr klang

War sie doch wie ein Schwert, das ihr Herz durchdrang

Und so griff sie die Laute, mit Schmerzen im Blick

Und fügte sich so in ihr dunkles Geschick

Schon ließ sie die Saiten für ihn erklingen

Und begann ein Lied über Tränen und Wut

Der Klang ihrer Stimme erfüllte die Räume

Und ihr silberner Sang malte gläserne Träume

Erweckend, was im ewigen Schlaf sonst ruht;

Selbst kalter Stein weinte Tränen aus Blut…

Und gleich wie von Farben aus Wort und aus Klang

Wob ein Licht sie, das selbst tiefstes Dunkel durchdrang

Doch eines blieb weiterhin unberührt kalt:

Das Gesicht und der Blick jener dunklen Gestalt

So fragte sie schliesslich mit bebender Stimme:

«Welch grausames Schicksal schliesst in Schatten Euch ein?

Wieviel Kälte muss Euer Herz nur durchdringen

Und welch dunkles Geheimnis muss tief in Euch klingen

Dass ihr weniger fühlt, als selbst totes Gestein

Kein Traum scheint mehr Hoffnung für Euch zu sein ?»

Doch sein Blick wurde Eis und sein Wort Dunkelheit:

«Längst hab' ich mich von allen Gefühlen befreit

Denn wirkliche Macht kann nur jenem gehör'n

Den nicht Liebe noch Angst oder Schmerzen berühr'n!»

Und er zog einen Dolch von dunklen Kristallen

Und stiess ihn der Bardin mitten ins Herz

«Gefühle und Träume, sie können nichts geben

Und sie retten auch nicht Euer nichtiges Leben!

So fühlt nun hier Euren letzten Schmerz

Der Leben mir gibt, denn ich habe kein Herz!»

Und sterbend blickte sie zu ihm hin

Weinte, denn mitleiderfüllt war ihr Sinn…

Doch ihre Tränen wurden zu Glas und kalt

Kaum dass sie berührten die dunkle Gestallt

Und seit jenem Tage hoch über der Klippe

Trägt dort der Wind ihr trauriges Lied

In den einstmals so stillen, verlassenen Räumen

Singt nun ihre Stimme von traurigen Träumen;

Und jeder des Schlosses Nähe flieht

Aus Angst, was wohl hinter den Mauern geschieht

Doch sie muss dort singen für alle Zeit

Denn ihr Geist wird erst von dem Fluch befreit

Wenn durch ihre Lieder das Herz erwacht

Dessen Hand ihr dort einst den Tod gebracht…

Перевод песни

Oltre i confini di questo regno

Ha viaggiato un bardo lontano attraverso la terra

È venuta con il vento e ha seguito la mattina

La libertà dei menestrelli è lontana da tutti i dolori...

E così trovò il castello sul ciglio della scogliera

E non aveva riconosciuto i segni:

L'oscurità del cielo, il canto della tempesta

Questo le consigliò di fuggire e di non tornare mai più

Ma ha attraversato i cancelli per vedere e sentire...

Chi potrebbe possedere questo castello sulla scogliera?

Trovò corridoi vuoti e corridoi solitari

Silenzioso e deserto, buio e freddo

Come se una maledizione avesse bandito tutta la vita

E già, con un brivido, sentiva la mano dell'orrore

Quando sentì dei passi, come in lontananza

E non vedeva una figura nella luce lì?

E seguì l'ombra fino alla torre

In alto sopra la scogliera, nella tempesta furiosa...

E improvvisamente si fermò a metà del gradino

Quando fuori dall'ombra e dall'oscurità, un uomo le passa davanti

Era terrorizzata ed esitava per la paura

Ma la luce nei suoi occhi lanciò un incantesimo su di lei

E con onde scure che lo circondavano

Sembrava godersi il suo orrore...

Prima che iniziasse a parlare piano

E le ha chiesto di cantare per lui la sua canzone più triste

Ma dolce come la sua voce risuonava dentro di lei

Era come una spada che le trafisse il cuore

E così prese il liuto, con il dolore negli occhi

E così si sottomise al suo oscuro destino

Stava già suonando le corde per lui

E iniziò un canto di lacrime e rabbia

Il suono della sua voce riempì le stanze

E la loro canzone d'argento dipingeva sogni di vetro

Risvegliare ciò che altrimenti riposa nel sonno eterno;

Anche la pietra fredda ha pianto lacrime di sangue...

E proprio come dai colori dalla parola e dal suono

Ella tesse una luce che penetrava anche nelle tenebre più profonde

Ma una cosa è rimasta intatta fredda:

Il volto e lo sguardo di quella figura scura

Così alla fine chiese con voce tremante:

«Quale destino crudele ti chiude nell'ombra?

Quanto freddo deve penetrare nel tuo cuore

E quale oscuro segreto deve risuonare nel profondo di te

Che ti senti meno di un rock morto

Nessun sogno sembra essere più speranza per te?»

Ma il suo sguardo divenne ghiaccio e la sua parola oscurità:

«Mi sono liberato da tempo da ogni sentimento

Perché il vero potere può appartenere solo a lui

Che né l'amore né la paura né il dolore possono toccare!"

E estrasse un pugnale di cristalli scuri

E spingilo nel cuore del bardo

«Sentimenti e sogni, non possono dare niente

E non salveranno nemmeno la tua vita vana!

Quindi ora senti il ​​tuo ultimo dolore qui

Chi mi dà la vita, perché non ho cuore!"

E morendo lo guardò

Piangevo, perché nella sua mente c'era pietà...

Ma le sue lacrime si trasformarono in vetro e fredde

A malapena toccarono la figura scura

E da quel giorno in alto sopra la scogliera

Là il vento porta il suo canto triste

Nelle stanze un tempo così tranquille e deserte

Ora la sua voce canta sogni tristi;

E tutti fuggono vicino al castello

Per paura di quello che potrebbe succedere dietro le mura

Ma lei deve cantare lì per sempre

Perché il suo spirito sarà prima liberato dalla maledizione

Quando il tuo cuore si risveglia attraverso le loro canzoni

La cui mano una volta ha portato la sua morte lì...

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