Where Fire Never Dreamt of Man - Nightbringer

And I dreamt of libricide and fire, a flaming pyramid opening the desert nights

Flaring letter’s in mad laughter swirling across the sky, like screeching

simurghs unchained

That stole the keys right out of St. Peter’s hand to dare the borders to

forgotten lands

Shine you terrible lamp of Wisdom, shine upon the desert fields of night

Shine within flesh and blackest mire, for my tongue has a dire taste for fire

Fallen into the wastelands of our dreams

Where I’m wildered unto the forbidden gleam, of Azazel’s burning sacrament and

sword

So descend upon these lands, Estrangement’s Lord

Throw me into the depths where you once fell, to be accursed and blessed within

the springs of Hell

To pass outside the route of heaven’s stars and die to the yoke of heaven’s law

I’ve become something I’ve never dreamt of before, my words all burnt within

your unearthly torch

My name re-written in your blazing winds and known is the secret of Shemyazaz'

sin

«O Nimbus of a daimonic crown, blaze forth across eternity for me

The night is wholly mine and in Death’s kiss it is sealed

Where light and darkness conjoin, I have buried my Will towards expanses

impossible

And opened the road unto where thoughts bow before: Red, Holy, Chaos-flame»

E ho sognato libricidio e fuoco, una piramide fiammeggiante che apre le notti del deserto

La lettera fiammeggiante è in una risata folle che vortica nel cielo, come uno stridio

simurgh svincolato

Che ha rubato le chiavi dalla mano di San Pietro per sfidare i confini

terre dimenticate

Risplendi terribile lampada della Saggezza, risplendi sui campi deserti della notte

Risplendi nella carne e nella palude più nera, perché la mia lingua ha un terribile gusto del fuoco

Caduto nelle lande desolate dei nostri sogni

Dove sono sprofondato nel bagliore proibito, del sacramento ardente di Azazel e

spada

Quindi scendi su queste terre, Signore dell'alienazione

Gettami negli abissi dove una volta sei caduto, per essere maledetto e benedetto interiormente

le sorgenti dell'inferno

Passare fuori dal percorso delle stelle del cielo e morire al giogo della legge del cielo

Sono diventato qualcosa che non avevo mai sognato prima, le mie parole bruciavano tutte dentro

la tua torcia ultraterrena

Il mio nome riscritto nei tuoi venti ardenti e conosciuto è il segreto di Shemyazaz'

peccato

«O Nimbo di una corona demoniaca, arde per me nell'eternità

La notte è tutta mia e nel bacio della morte è sigillata

Dove luce e tenebre si uniscono, ho seppellito la mia Volontà verso le distese

impossibile

E aprì la strada dove i pensieri si inchinavano davanti: Rosso, Santo, Fiamma del Caos»