Feast of the Manes - Nightbringer

Come unto me Seraphim de Sopor Sec ulum

I offer my flesh and blood that I may pluck a feather from the wings of the

Angel of Death

May it be a quill with which I scribe the forms of thy sacred names

From the sanguine of my heart and open the gates to the labyrinth beyond

slumber and death

Relinquishing my corporeal form to shadow as I will pass beyond in luminous form

With serpent tongue I summon those shades that would taste of the gifts of the

living

I, psychopomp to the agape of the stygian maze

But one star shines tenebrous upon these colossal depths

Nefarious pulsing Daemon’s Head, risen in culmination above the atramentous

wastes

Sup upon these vestments I cast away, oh shambling eidolons and shadow forms of

murk and drear

And lay bare the knowledge unbegotten of any god

I ride the currents of Erebus upon ebon wings into aphonic gulfs unending

As a star new born I have become

A beacon in the abyss

Vieni da me Seraphim de Sopor Sec ulum

Offro la mia carne e il mio sangue per strappare una piuma dalle ali del

Angelo della morte

Possa essere una penna con cui scrivo le forme dei tuoi sacri nomi

Dal sangue del mio cuore e apri le porte del labirinto al di là

sonno e morte

Abbandonare la mia forma corporea all'ombra mentre passerò oltre in una forma luminosa

Con la lingua del serpente evoco quelle ombre che avrebbero il sapore dei doni del

vita

Io, psicopompo all'agape del labirinto stigio

Ma una stella risplende tenebrosa su queste colossali profondità

Testa di demone pulsante e nefasta, sorta in culmine sopra l'atramentoso

rifiuti

Sup su questi paramenti che ho gettato via, oh eidolon barcollanti e forme d'ombra di

oscurità e oscurità

E metti a nudo la conoscenza non generata di qualsiasi dio

Cavalco le correnti di Erebo su ali d'ebano in abissi afonici senza fine

Come una stella appena nata, sono diventata

Un faro nell'abisso