Fronds Of The Ancient Walnut - Opera IX

Feel the breeze on my face

The icy breath of the Goddess

I raise my hand and touch the illusion

My mind is powerful and my Ego is high

As the mountain in front of me

Clouds run fast and silence comes

From the Fronds of the Ancient Walnut:

No scents, no odors, no sounds, no laments;

The cold vanishes…

I get all the colors all around me

And I see the enchanting dance of the branches:

It is the Walnut calling the witches

It is our dream voyaging through the aethyr

What was not becomes reality

I am the deer running to the Sabbath!

I am the crow which observes the silence!

I am the craftsman of myself…

Therefore I praise the Horned and the Great Mother!

And where the wind blows, at the mercy of the oneiric

It is the touch of the world’s spirits

Which enhances my magic

Mind’s spreading, faint voices chant at the moon

The silvering light of Levanah penetrates the unconscious

And revives the Ancient Knowledge

I take flight, the dance is over

Now we are the deer returning from the Sabbath!

Now we are the crow which contemplated the silence!

Now we are the craftsmen of ourselves…

Therefore we praise the Horned and the Great Mother!

Senti la brezza sul mio viso

Il gelido respiro della dea

Alzo la mano e tocco l'illusione

La mia mente è potente e il mio ego è alto

Come la montagna di fronte a me

Le nuvole corrono veloci e arriva il silenzio

Dalle fronde dell'antica noce:

Nessun odore, nessun odore, nessun suono, nessun lamento;

Il freddo svanisce...

Ho tutti i colori intorno a me

E vedo l'incantevole danza dei rami:

È la Noce che chiama le streghe

È il nostro sogno di viaggiare attraverso l'etiro

Ciò che non era diventa realtà

Sono il cervo che corre verso il sabato!

Sono il corvo che osserva il silenzio!

Sono l'artigiano di me stesso...

Perciò lodo il Cornuto e la Grande Madre!

E dove soffia il vento, in balia dell'onirico

È il tocco degli spiriti del mondo

Il che migliora la mia magia

La mente si sta diffondendo, deboli voci cantano alla luna

La luce argentea di Levanah penetra nell'inconscio

E fa rivivere l'Antica Conoscenza

Prendo il volo, il ballo è finito

Ora siamo i cervi che tornano dal sabato!

Ora siamo il corvo che contemplava il silenzio!

Ora siamo gli artigiani di noi stessi...

Pertanto lodiamo il Cornuto e la Grande Madre!