Di seguito il testo della canzone Cavalli: L'Ormindo, Act 2: "Che città" (Nerillo) , artista - Philippe Jaroussky con traduzione
Testo originale con traduzione
Philippe Jaroussky
Nerillo
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente:
ognun meco la vole
con fatti, e con parole.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.
Mille perigli, e mille
mi sovrastano al giorno,
ho cento insidiatori ognor d’intorno;
né so il perché capire,
chi me ’l saprebbe dire?
Ognun tace, e lo sa,
che città, che città.
Non vedo l’ora, che ritorni Amida
in Tremisene per partir di qua.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.
Nerillo
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente:
ognun meco la vole
con fatti, e con parole.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.
Mille perigli, e mille
mi sovrastano al giorno,
ho cento insidiatori ognor d'intorno;
né così il perché capire,
chi me 'l saprebbe dire?
Ognun tace, e lo sa,
che città, che città.
Non vedo l'ora, che ritorni Amida
a Tremisene per partir di qua.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.
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